L’Università di Macerata si conferma anche quest’anno sul podio dei piccoli atenei con una terza prestigiosa posizione all’interno delle annuali Classifiche Censis delle Università Italiane e un aumento significativo del punteggio ottenuto complessivamente.
In particolare quest’anno l’Ateneo maceratese vede aumentare la valutazione per i servizi, le strutture e la comunicazione e i servizi digitali.
“Quella dei dati Censis è una fotografia molto parziale di una realtà complessa come quella di un Ateneo – riflette il rettore John Mc Court –. Tutti i ranking presentano una certa arbitrarità nella scelta di criteri per comparare realtà diverse tra loro. Quindi, pur riconoscendo che le classifiche rappresentano solo uno degli indicatori del valore di una Università, aver nuovamente conquistato una posizione di rilievo tra i piccoli atenei può essere letto come un ulteriore conferma della qualità consolidata della nostra didattica e della nostra ricerca e un ulteriore segnale del nostro impegno e dedizione verso gli studenti e le studentesse per offrire un ambiente accademico accogliente, di alta qualità, innovativo e inclusivo. L’Ateneo ha ottenuto ottimi punteggi anche in altre aree di valutazione come le borse di studio, l’internazionalizzazione e l’occupabilità, che sono fondamentali per garantire una formazione completa e competitiva”.
Entrando nel dettaglio delle classifiche relative alla didattica, Macerata si afferma tra le eccellenze con corsi di laurea in top ten come Scienze della Formazione Primaria, Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze della comunicazione, Scienze dell’educazione e della formazione, Economia.
“Aggiorniamo costantemente la nostra offerta formativa – spiega il rettore McCourt –, in sintonia con i nostri stakeholders, ascoltando il modo del lavoro e in accordo con le dinamiche e i mutamenti contemporanei. Il mercato del lavoro sta cambiando con una velocità mai vista e noi rispondiamo in modo pure veloce ma sempre ponderato. Il nostro impegno è di creare teste pensanti, menti creativi, agili, e critiche, pronte per rispondere alle nuove sfide. Per esempio, quest’anno abbiamo attivato il corso triennale in Economia e marketing per la sostenibilità, che punta su una formazione che combina insieme sostenibilità economica, sociale e ambientale, e la nuova magistrale in Archeologia e sviluppo dei territori, con approfondimenti di carattere economico, giuridico e tecnico-scientifico, indispensabili nella formazione di un archeologo attivo nei processi di programmazione e gestione del paesaggio. A questo si aggiunge l’attenzione all’aspetto europeo e internazionale, con programmi a doppio titolo in partenariato con Atenei di Francia, Germania e Polonia, l’ingresso nell’Alleanze europea Erua, i programmi di mobilità in tutto il mondo e la presenza di visiting professor che portano con sé una vasta gamma di esperienze e competenze, arricchendo il curriculum accademico e offrendo nuove prospettive ai nostri studenti e studentesse”.
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