Home Attualità Università di Macerata, Emanuele Fiano e la Memoria della Shoah

Università di Macerata, Emanuele Fiano e la Memoria della Shoah

Università di Macerata, Emanuele Fiano e la Memoria della Shoah
13
0

Questa mattina si è tenuto il primo dei due appuntamenti promossi dall’Università di Macerata in vista del 27 gennaio, Il Giorno della Memoria.

All’incontro su “Una memoria per la pace – Ricordare la Shoah per una società senza vittime” hanno partecipato gli studenti dei licei classico linguistico, scientifico e delle scienze umane.

Sgomento e commozione sono state le emozioni visibili sui volti dei tanti ragazzi e ragazze che hanno affollato l’aula dell’Università di Macerata dedicata a un’instancabile testimone della Shoah, Edith Bruck.

La Memoria è qualcosa di individuale, ma anche una responsabilità collettiva per non dimenticare quanto è successo e per fare in modo che cose del genere non succedano mai più”, ha detto in apertura dell’incontro il rettore John McCourt, mentre il direttore del Dipartimento di Studi umanistici Roberto Mancini ha sottolineato l’importanza del lavoro di documentazione e ricerca.

Università di Macerata
Roberto Mancini, Emanuele Fiano, John McCourt

Poi Emanuele Fiano, direttore scientifico della Fondazione Fossoli di Carpi e membro della Comunità ebraica di Milano, ha raccontato agli studenti le aberrazioni subite dal padre, loro coetaneo ai tempi della promulgazione delle “leggi razziali”, o meglio “razziste”, nel 1938 in Italia.

Accompagnato da passi scelti di Edith Bruck e Liana Millu letti da studentesse di lettere a cura di Michela Meschini, il racconto di Emanuele Fiano ha riportato indietro di ottant’anni le lancette del tempo per seguire l’odissea di suo padre Nedo.

Era quell’Italia che, d’improvviso, caccia i suoi figli da scuole e posti di lavoro, privandoli dei loro diritti fondamentali nell’indifferenza generale, fino alle “fabbriche di morti” nei campi di Auschwitz e Buchenwald.

Università di Macerata
Emanuele Fiano

Qual è la lezione per la vostra vita di oggi? Ve ne cito due – è stata la riflessione finale di Emanuele Fiano –. Solo sette docenti universitari in tutta Italia si rifiutarono di firmare il finto “documento della razza”. Se le persone non fossero state indifferenti non sarebbe andata cosi. Potrebbe capitarvi di assistere a un atto di discriminazione o ingiustizia verso un vostro coetaneo in ragione della sua religione o del suo paese provenienza. Fate sentire sempre la vostra voce. L’altra considerazione è che coloro che commisero quei crimini o li aiutarono erano esseri umani esattamente come noi, figli della migliore cultura d’Europa. Ci sono due facce della medaglia. Una, vuol dire che quello che è accaduto potrebbe riaccadere perché, in determinate condizioni, l’essere umano è disponibile a commettere crimini che non possiamo immaginare. La faccia positiva della medaglia è che, per lo stesso motivo, abbiamo gli strumenti per impedire che ciò che è accaduto possa riaccadere. A questo serve il dono della Memoria”.

Università di Macerata

L’iniziativa di oggi è la prima delle due proposte di UniMC in vista della ricorrenza della Giorno della Memoria.

Giovedì 25 gennaio alle 17, nella Biblioteca di Ateneo a palazzo del Mutilato si terrà la tavola rotonda “Dopo Auschwitz. La lezione genocidaria nel XXI secolo” aperta al pubblico organizzata insieme a Istituto storico di Macerata, Comune e Prefettura per favorire una riflessione e un confronto pluridisciplinare sul rapporto tra il passato, la memoria e alcune delle discipline che più si sono occupate del genocidio degli ebrei, quali la storia, la filosofia, la letteratura, il diritto.

Quando Adorno, nel 1949, dichiarava che «scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie», esprimeva un dubbio rispetto alla capacità del pensiero critico di misurarsi con lo sterminio.

Questa “rottura di civiltà” costringe a ripensare il mondo moderno alla luce della catastrofe che lo ha sfigurato per sempre. Proprio questo “ripensamento” sarà al centro della riflessione proposta.

Per gli insegnanti che ne faranno richiesta a istituto@storiamacerata.com è previsto il rilascio di un attestato di frequenza.

UniMC

(13)

LEAVE YOUR COMMENT