Studiosi da tutto il mondo (Azerbaijan, Francia, Georgia, Italia, Lettonia, Romania, Russia, Scozia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Turchia, Ucraina) si troveranno al Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata, da mercoledì 9 a venerdì 11 novembre, per il 65° Congresso Internazionale di Fenomenologia.
Il convegno è promosso dal “World Phenomenology Institute” (Hanover, New Hampshire, USA), fondato da Anna-Teresa Tymieniecka, fenomenologa e studiosa di fama mondiale, scomparsa nel giugno 2014. Ne è coordinatrice la professoressa Daniela Verducci, co-presidente dell’Istituto e docente di filosofia morale e antropologia filosofica nell’Ateneo maceratese. La Sezione Ambiente & Territorio del Dipartimento di Scienza della formazione, Beni culturali e Turismo e la Sezione Filosofia del Dipartimento di Studi Umanistici sono parte attiva nell’organizzazione. I lavori saranno aperti mercoledì alle 9 dal rettore Francesco Adornato. Porteranno il loro saluto il sindaco Romano Carancini, il prefetto Roberta Preziotti, il vescovo Nazzareno Marconi.
L’Università di Macerata quale polo umanistico delle Marche è il luogo ideale per affrontare il tema prescelto, “La coltivazione come paradigma. Per una produzione sostenibile e una formazione umana ecologica”. Il produttivismo tecnologico e industriale si esprime, infatti, con straordinaria potenza nella società contemporanea, assumendo forme di manipolazione spesso insostenibile, talora letale. Ciò rende urgente tornare ad accorgersi delle virtualità evolutive, che sono “date” e si rinvengono in natura, nel mondo e nella persona, per coltivarle. Viene così ripresa l’idea di “coltivazione”, che rimanda alla attività agricola e alla cura sostenibile della natura, ma anche alla cultura e all’educazione, in cui si esprimono la domanda e la ricerca di significato dell’uomo.
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