Dal 27 gennaio al 7 febbraio l’Università di Macerata promuove la prima edizione della rassegna artistica e culturale “Lo Scrigno della Memoria”, in occasione del Giorno della Memoria, del Giorno del Ricordo e della Giornata del Patrimonio Artistico e Culturale Ebraico.
In programma tre eventi nel segno della memoria e negli stessi giorni sarà allestita nella sede di Studi Umanistici in via Garibaldi la mostra fotografica “Il respiro di Auschwitz. La Memoria rende liberi”.
Con UniMC collaborano alla realizzazione della rassegna Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, Associazione Controvento-APS e Rivista “Nuova Ciminiera”.
Gli eventi sono aperti a tutti gli interessati, ma un invito particolare è rivolto a insegnanti, scuole e studenti, che per partecipare dovranno compilare i moduli predisposti nei siti “Sentieri Linguistici” e www.unimc.it.
Obiettivo della rassegna è trasmettere al mondo della scuola e dell’università la conoscenza sia del più efferato crimine contro l’umanità del XX secolo, commesso dal nazifascismo, offrendo gli strumenti didattici adeguati all’insegnamento della Shoah, sia del massacro delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra e dell’Holodomor, l’altro grande sterminio che ha funestato il ‘900 a partire dal disegno criminale di Stalin della “dekulakizzazione” dei contadini ucraini.
Primo appuntamento il 27 e il 28 gennaio con il seminario “Tenere viva la memoria nel processo di pace: in memoria di Piero Terracina”. Interventi di testimoni ed esperti saranno arricchiti da due performance artistiche.
Il 3 febbraio sarà dedicato, invece, alla Giornata del Patrimonio Artistico e Culturale Ebraico, affinché la conoscenza del mondo ebraico non si esaurisca nella storia della Shoah, con la presentazione dei volumi “Il senso dei precetti” di Menahem Recanati e “Ricette e precetti” di Miriam Camerini.
E’ anticipata al 7 febbraio la celebrazione del Giorno del Ricordo con la tavola rotonda sulla tragedia delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Parteciperanno studiosi e testimoni dell’esodo. In conclusione, la rappresentazione di radioteatro “Quell’enorme lapide bianca” a cura di Luca Violini.
Il programma completo è on line su www.unimc.it e “Sentieri linguistici”. Responsabile scientifica e organizzativa delle prime due giornate è Clara Ferranti, docente UniMC, con la collaborazione di Filippo Davoli, direttore de “Nuova Ciminiera”, mentre il Giorno del Ricordo è a cura di Ettore Pelati, Associazione Controvento-Aps.
“Pur trattandosi di eventi storici diversi – spiega la professoressa Clara Ferranti – essi sono legati dal filo rosso della violenza e della malvagità di cui l’essere umano può essere capace e da cui occorre difendere le generazioni presenti e future attraverso la conoscenza. Se, infatti, i totalitarismi nazifascista e comunista del XX secolo appartengono alla storia, la minaccia di nuove configurazioni totalitarie è sempre presente e per annientarle è necessario saperle riconoscere”.
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