L’Università e l’Anffas di Macerata hanno sottoscritto oggi un accordo per organizzare iniziative culturali, formative e di ricerca comuni sui temi legati alla disabilità intellettiva e relazionale. Erano presenti il rettore Francesco Adornato, il presidente dell’associazione Marco Scarponi insieme al direttore Gianfranco Pascucci e al vicepresidente e consigliere nazionale Mario Sperandini, il direttore generale dell’Ateneo Mauro Giustozzi, le delegate del rettore ai servizi per gli studenti diversamente abili Pamela Lattanzi e Catia Giaconi.
“Stiamo attrezzando il nostro ateneo con attrezzature che consentano anche agli studenti con handicap di studiare – ha commentato il rettore Francesco Adornato al momento della firma -. Si tratta di un progetto già in atto, che ha trovato il suo naturale sviluppo nell’accordo con l’Anffas. Il nostro obiettivo è quello di far fare un passo avanti all’intera società civile, perché i ragazzi che studieranno insieme ai loro colleghi con disabilità saranno portatori di un positivo sentire comune di inclusione”.
L’accordo prevede la promozione di iniziative culturali, didattiche, formative e di ricerca di comune interesse; la divulgazione e l’attuazione dei principi sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, anche attraverso studi, seminari, progetti di ricerca; la cura dell’attività didattica necessaria e utile all’avvio, all’aggiornamento e alla formazione professionale degli insegnanti di sostegno e degli assistenti sociali; la cultura dell’inclusione sociale, della non discriminazione, della parità di trattamento delle persone con disabilità intellettiva o relazionale.
“Questo accordo ci rende orgogliosi. Sarebbe bello se Macerata diventasse anche capitale della cultura dell’inclusione sia sociale sia dal punto di vista delle opportunità lavorative”, ha dichiarato Scarponi. “Come ha detto il nostro presidente nazionale – ha sottolineato Sperandini, per anni alla guida della sezione maceratese dell’associazione – la disabilità non è una malattia, ma una condizione umana, che ognuno di noi può riscontrare vita. Il connubio tra l’Anffas e un luogo dove si fa cultura credo possa far crescere questa società. Il nostro scopo non è curare i nostri figli, ma la nostra società.
Attualmente sono circa 60 gli studenti con disabilità iscritti all’Università di Macerata, ognuno seguito da un tutor specializzato. L’Ateneo sta lavorando al potenziamento dei servizi offerti per aumentare e migliorare la possibilità di inclusione dei propri studenti. Come ha illustrato Catia Giaconi, responsabile del progetto “Inclusione3.0”, le linee di intervento sono due; una macro, con iniziative di collaborazione come quelle con l’Anffas sul “dopo di noi”, il recente premio “Inclusione 3.0”, e, prossimamente, la settimana “Unimc for inclusion”. A queste si aggiungono una serie di azioni “micro”, come la collaborazione con associazioni specifiche per fornire video di traduzione in liss, la lingua dei segni, dei programmi di insegnamento o le tre postazioni tecnologiche in allestimento al Polo pantaleoni, alla biblioteca didattica e al Polo Bertelli per ragazzi ipovedenti e dislessici.
(Nella foto, da sin. Mario Sperandini, Marco Scarponi, Francesco Adornato, Mauro Giustozzi, Catia Giaconi, Pamela Lattanzi)
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