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Un nuovo modello per gestire il patrimonio museale di Macerata

Un nuovo modello per gestire il patrimonio museale di Macerata
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Un nuovo modello di gestione del patrimonio museale di Macerata con l’obiettivo di riorganizzare e gestire i servizi museali di accoglienza, informazione e promozione di MacerataMusei, per valorizzare le eccellenze culturali della città in termini di offerta turistica.

Sono queste le finalità di MacerataCulture, il progetto di partenariato pubblico privato in project financing, presentato all’Amministrazione comunale dalla società cooperativa Sistema Museo in ATI con la Meridiana Cooperativa sociale di Macerata, approvato dalla Giunta e  al vaglio del Consiglio comunale lunedì 22 gennaio. In caso di approvazione della delibera da parte dell’assise cittadina, verrà dato avvio alla relativa procedura di gara alla base della quale verrà posto il progetto stesso.

MacerataCulture è un progetto di gestione museale e valorizzazione turistica dei beni della città molto innovativo – afferma Stefania Monteverde l’assessore alla cultura del Comune di Macerata -. È centrato sulla creazione di un hub di accoglienza in piazza della Libertà aperto 365 giorni all’anno, sulla riqualificazione dell’infopoint e della sala ex-cinema dello Sferisterio come racconto permanente e multimediale della tradizione lirica, sull’orologio astronomico come proposta di itinerario scientifico, sui city tour per la scoperta della città, sulla relazione con il territorio della Marca Maceratese. Sono strategie di valorizzazione che ci convincono molto. Condividiamo pienamente l’obiettivo di puntare alla valorizzazione di padre Matteo Ricci come proposta culturale e identitaria della città di Macerata. Anche il Consiglio comunale di Macerata ha espresso la stessa volontà e nel progetto Macerata Estroversa per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020 padre Matteo Ricci e le relazioni con l’Oriente rappresentano l’asset di sviluppo strategico. Un altro passaggio importante per lo sviluppo della città”.

MacerataCulture propone di investire in una nuova forma di gestione integrata pubblico/privato del circuito culturale della città, di rafforzare l’immagine dell’intera offerta turistica come realtà di eccellenza per la produzione culturale, di migliorare il rapporto tra circuito culturale della città e la sua comunità, incentivando il sentimento di appartenenza e identificazione del patrimonio culturale locale, sviluppare un’attività di marketing che sappia mettere in evidenza le connessioni tra il circuito culturale cittadino e il patrimonio del territorio, stimolando la crescita di un’offerta turistico/culturale integrata e la cooperazione con gli enti locali, le associazioni di categoria e gli operatori del settore e infine di contribuire ad aumentare il numero della presenze e degli arrivi dei vari target turistici e la qualità del soggiorno a Macerata.

La proposta di Sistema Museo, accompagnata da un progetto di fattibilità e da un piano economico finanziario, prevede la creazione di un circuito culturale integrato, i cui punti di forza sono gli spazi oggetto di interventi di rifunzionalizzazione e allestimento tecnologico dei locali dell’ex farmacia comunale in piazza della Libertà che diverranno Hub MacerataCulture, con la Torre dell’orologio, il Polo Museale di Palazzo Buonaccorsi, gli Antichi forni e l’Arena Sferisterio a cui si aggiungeranno in un sistema unico integrato tutti i luoghi della cultura quali il Teatro Lauro Rossi, la biblioteca comunale Mozzi Borgetti, Palazzo Ricci, il Museo di Storia Naturale, l’antica città di Helvia Recina e l’Ecomuseo di Villa Ficana.

Secondo la proposta, l’HUB MacerataCulture consente di organizzare e presentare il patrimonio locale in modo sistemico. Il sistema pianificato di interventi e attività che comporranno il progetto si basano su elementi di innovazione nella gestione dei servizi strumentali e dei servizi al pubblico e un city brand legato alla figura di Padre Matteo Ricci.

L’Hub diventerà una cabina di regia capace di far fronte alle diverse esigenze del turista che dovrà avere la sensazione di entrare in un luogo accogliente, specchio dello stile del territorio che lo ospita, un luogo che segna il territorio dove incubare relazioni, fidelizzare, penetrare in altri mercati, studiare la domanda per migliorare l’offerta. Sistema Museo prospetta infine una linea di produzione culturale pluriennale che punti sulle peculiarità e sugli importanti perni identitari maceratesi a partire dalla valorizzazione di padre Matteo Ricci.

L’investimento previsto da parte del privato è di 325.996 più Iva a fronte di una concessione della gestione dei beni mussali per nove anni.

Sistema Museo è il soggetto privato che oggi nelle Marche ha anche la gestione dei sistemi museali di Pesaro e di Recanati, un’opportunità di creare sinergie positive per aumentare i flussi di visitatori a Macerata.

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