La doppia gara tricolore del Trofeo Scarfiotti, sul percorso Sarnano-Sassotetto nei Monti Sibillini, ha ottenuto un grande risultato nel segno dell’eccellenza sportiva e della continuità organizzativa nonostante le necessità del territorio e dei suoi abitanti.
Nella cittadina maceratese non è andato in scena solo l’evento valido per il CIVM ed il CIVSA autostoriche, ma qualcosa di più, una partecipazione corale dei piloti, del circus della montagna e degli sportivi che hanno voluto con la loro presenza portare un positivo slancio di partecipazione alla comunità ferita dal terremoto.
Grande lo sforzo organizzativo che ha superato le molteplici difficoltà della vigilia, grazie anche alla caparbietà dell’Automobile Club maceratese, guidato dal presidente Enrico Ruffini, al quale nella Commissione Salita Auto Moderne è stato recentemente assegnato l’incarico di semplificare i regolamenti per i campionati italiani.
La Scuderia Speed Motor di Gubbio, protagonista in gara, ha voluto consegnare tramite il suo presidente Tiziano Brunetti, il ricavato di una raccolta fondi al sindaco di Sarnano Franco Ceregioli, un semplice ma significativo contributo.
Sentimenti di vicinanza che hanno arricchito la manifestazione organizzata dall’Automobile Club Macerata e dall’Associazione Sportiva AC Macerata, con il concreto supporto del Comune di Sarnano, della Provincia di Macerata, dell’Associazione Sarnano In Pista e della Sarnano Corse.
Gli appassionati hanno potuto rivedere i campioni e gli scorci suggestivi del percorso nella mostra fotografica “Traguardi” che il Fotoclub Diaframmazero con i suoi soci ha allestito a tempo record in zona paddock; che dire poi del record di Simone Faggioli (nella foto in alto), che ha dimostrato con grande volontà e applicazione che i traguardi che si possono raggiungere sono sempre più in alto e importanti, come vorrebbero gli abitanti del cratere sismico nella loro volontà di ritornare alla normalità.
Un’altra pagina l’ha scritta il pilota gentlemen calabrese Salvatore Leone Patamia, tornato a Sarnano con una Porsche dopo aver gareggiato nel Trofeo Scarfiotti del 1969 (il primo!) e del 1980. Per lui un’occasione indimenticabile di ricordare e rivivere bei momenti di sport ed amicizia, perfino riuscendo a mangiare nello stesso ristorante che aveva offerto la coppa conquistata 48 anni fa.
Anche l’atteso debutto della nuova AR-MG Furore-Zytek di Marco Gramenzi ha arricchito la fase sportiva, malgrado le incertezze della mancanza di collaudi, così come il debutto stagionale della Wolf di Francesco Leogrande.
Per la partecipazione record, 237 iscritti e 217 partenti, va un ringraziamento alle scuderie più numerose, come Pave Motorsport, Bologna Corse, Valdelsa Classic, Sarnano Corse, Gretaracing, P&G Racing, Vimotorsport, Jonia Corse.
Particolarmente apprezzata, come sempre la numerosa partecipazione femminile, con Anna Brenciaglia, Deborah Broccolini, Gina Colotto. Agguerritissima tra le storiche, Maria Giulia De Ciantis premiata come partecipante più giovane, poi Caterina Gabrielli che tornava a correre dopo un infortunio, Barbara Giongo che è incappata in uno sfortunato incidente, Paola Pascucci e Rachele Somaschini, che ha vinto nella Coppa Dame.
Presenti alla gara anche Serafino La Delfa presidente della Commissione Salita e Marco Rogano, direttore generale Acisport, che ha presenziato nel pomeriggio di sabato anche alle premiazioni regionali Marche per i piloti distintisi nel 2016.
Il 7° Memorial Giovanni Battistelli, per il miglior marchigiano in classifica assoluta, è andato a Ferdinando Cimarelli di Pergola.
Rogano ha rilasciato questa considerazione: “Sarnano merita questa risposta dell’automobilismo sportivo. Erano molti anni che non avevo il piacere di venire ed ho fatto un passaggio lungo il percorso di gara, trovandolo fantastico. Sotto l’aspetto sportivo Sarnano ha tutto quello che deve avere per il massimo risultato. Ho trovato anche un’ottima organizzazione, un ottimo allestimento del percorso, l’unica cosa che manca è il sole per avere un evento perfetto. Il territorio con le ultime difficoltà ha meritato la grande risposta dei piloti che hanno dimostrato sensibilità.”
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