A Treia lo spettacolo “Intorno al vuoto” ha portato sul palco una riflessione capace di creare valore sensibilizzando la collettività su un tema di fortissimo impatto sanitario e sociale, come quello dell’Alzheimer.
“Intorno al vuoto” è andato in scena al Teatro Comunale domenica scorsa, interpretato da Gianluigi Fogacci, Paola Giorgi e Fabiana Pesce, con la regia di Giampiero Rappa e la supervisione drammaturgica di Benedetta Nicoletti.
Una storia d’amore, consapevolezza e bellezza sia pure di fronte a un evento drammatico e alle conseguenze della demenza senile, spunto per animare un dibattito e presentare proposte.
«Un tema sinora poco affrontato da chi si occupa di sanità in questa Regione – ha detto il sindaco di Treia Franco Capponi –. La demenza senile è un problema che a Treia abbiamo approfondito oramai da due anni e che intendiamo proseguire con una serie di incontri per sensibilizzare, accompagnati da un programma di screening per valutare la predisposizione dei nostri cittadini a contrarre questa gravissima malattia. In previsione un centro diurno dove svolgere in modo scientifico e stabile questa stimolazione, una sorta di Caffé Alzheimer. A Treia insieme ai Comuni di Appignano, Pollenza e Montecassiano abbiamo voluto fortemente investire su questa tematica, iniziando a fare delle azioni volte alla prevenzione».
I quattro Comuni si sono uniti per portare avanti un progetto di prevenzione e stimolazione cognitiva predisposto da AFAM e condotto da giovani psicologi ed esperti psicoterapeuti vicini all’associazione.
Nello specifico, grazie alla collaborazione tra Impresa Sociale Cambiamenti e l’amministrazione comunale di Treia, è stato realizzato il progetto “Vengo Prima Io” con le finalità di prevenire l’insorgenza di nuovi casi di demenze e promuovere corretti stili di vita per la terza età.
Il percorso che vogliamo portare avanti è con il progetto “Comuni per la terza età” che ha come finalità quella di creare una rete di servizi di stampo sociale che promuovano il benessere bio-psico-sociale dell’anziano fragile e dei suoi familiari.
Il progetto prevede che all’interno di ogni comune, in base alle singole peculiarità ed esigenze, prenda vita un percorso che riunisca al suo interno azioni dedicate a quattro aspetti fondamentali: prevenzione dell’invecchiamento patologico e promozione del benessere in terza età; sensibilizzazione e formazione di operatori, funzionari e stakeholder locali; socializzazione e stimolazione cognitiva e sensoriale; formazione e sostegno psicologico per familiari e caregivers.
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