Treia ha celebrato il 90enne Oscar Massei, leggenda del calcio argentino e italiano, da giocatore e allenatore conosciuto come il “Caballero”. L’incontro speciale si è svolto nell’Aula Multimediale in via Cavour.
Ci sono storie che attraversano l’oceano e il tempo, intrecciando vite, luoghi e passioni. Una di queste è quella di Oscar Massei che è tornato a Treia, il paese da cui partirono i suoi bisnonni nel 1884 per cercare fortuna in Argentina. Un ritorno che sa di emozione, memoria e riconnessione con le proprie radici.
Durante l’evento è stato presentato il libro “Oscar Massei. L’oriundo, il capitano, l’esempio”, scritto da Enrico Menegatti, che racconta la straordinaria parabola di un uomo capace di unire due mondi, l’Argentina e l’Italia, lo sport e i valori.
Oscar Massei, una vita dedicata al calcio, ha vestito le maglie di club storici come Rosario Central, Inter, Triestina e SPAL, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio italiano.
Ma il legame con Treia è rimasto vivo nei racconti e nelle ricerche della sua famiglia, un filo mai spezzato che oggi si riannoda con questo evento carico di significato.
All’incontro hanno partecipato il sindaco di Treia Franco Capponi, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “E. Paladini” Silvia Mascia Paolo, il giornalista e sociologo dell’emigrazione marchigiana Fiorenzo Santini.
Con loro, Oscar Massei e l’autore Enrico Menegatti, per condividere emozioni, aneddoti e riflessioni su una vita vissuta con passione e determinazione, dentro e fuori dal campo.
Organizzato dal Comune di Treia in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “E. Paladini” e altre realtà locali, l’evento è stato un’occasione per celebrare lo straordinario legame tra memoria e territorio, tra sport e identità.
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