Tre aziende marchigiane del territorio colpito dal sisma sono le protagoniste, insieme alla Mineralogia dell’Università di Camerino, di una sinergia industriale e una filiera verde per il riciclo degli scarti da costruzione e demolizione di edifici.
La rimozione e la riutilizzazione di questi materiali rappresentano, infatti, un problema importante da risolvere per favorire la ricostruzione post-terremoto.
Le tre aziende, Adriatica Bitumi e Impresa Edile Gaspari di Ascoli Piceno insieme a Grandinetti di San Severino Marche, hanno fatto squadra per il progetto NUOVA VITA – Economia circolare post sisma per costruzioni ed opere (finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del programma POR/FESR2014-20), per trattare gli scarti da demolizione e trasformarli in mattonelle da utilizzare nei cantieri della ricostruzione, con attenzione alle caratteristiche tecniche dei prodotti ma anche all’estetica.
Grazie al progetto NUOVA VITA, il cui nome stimola l’idea che si possa dare un nuovo ciclo di vita a dei materiali destinati solo a riempimento o alla discarica, si affronta una sfida di economia circolare a livello europeo dove gli scarti da costruzione e demolizione sono al primo posto tra i rifiuti che si cerca con difficoltà di riciclare, per evitare l’estrazione di nuove georisorse, ridurre l’emissione di CO2 e la produzione di scarti minerari.
L’azienda Adriatica Bitumi, capofila del progetto NUOVA VITA, ha allestito l’impianto per il trattamento degli scarti, che verranno usati anche nelle pavimentazioni stradali, di cui si occupa principalmente l’azienda. Il materiale di demolizione, opportunamente selezionato viene poi usato dall’azienda Grandinetti, leader nella produzione di graniglie, che ha ideato nuove mattonelle a base di scarti di demolizione e cemento. L’Azienda Edile Gaspari infine ha sperimentato l’applicazione dei nuovi prodotti nei suoi cantieri di ricostruzione, con soddisfazione di tecnici e di proprietari di case, che hanno valutato positivamente i nuovi materiali.
“Nell’ambito del progetto, l’Università di Camerino, che partecipa come consulente – sottolinea Eleonora Paris, docente della Sezione di Geologia e responsabile Unicam del progetto – ha inoltre promosso l’utilizzazione della procedura LCA (Life Cycle Asssessment) per determinare l’impatto ambientale della produzione delle mattonelle NUOVA VITA, evidenziando come la riutilizzazione di questi scarti per prodotti a più alto valore aggiunto, ha anche un impatto positivo sull’ambiente. Il costo altissimo dell’energia e delle materie prime, inoltre, renderà sempre più conveniente l’uso di materiali per l’edilizia ottenuti con materiali riciclati e prodotti a freddo come le graniglie, in confronto ai materiali ceramici che vengono cotti ad altissime temperature con materie prime di importazione come il caolino”.
Le mattonelle NUOVA VITA contengono ben evidenti pezzi di laterizi, di calcari, di arenarie ma anche frammenti di ceramiche da rivestimento colorate, con lo scopo di ricordare anche visivamente i materiali tradizionali usati nell’edilizia delle Marche. Per dare una NUOVA VITA alle macerie del terremoto.
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