Sabato 11 marzo la sesta tappa della Tirreno-Adriatico, Osimo Stazione-Osimo 193 km, è una di quelle tipiche che la corsa ripropone ogni anno, caratterizzata da una serie di ardui muri.
Osimo e la sua frazione di Osimo Stazione sono a poca distanza, mentre la tappa si allunga fino al maceratese e si snoda con due circuiti.
Il primo si percorre una sola volta da Osimo Stazione affrontando i continui saliscendi di Recanati, Santa Maria del Monte, Macerata, Treia, Montefano fino a Osimo.
Da qui poi 3 giri di un secondo circuito molto difficoltoso con 4 muri. Il primo di media difficoltà fino a Offagna, il secondo nella frazione di Abbadia e gli ultimi due durissimi di via Roncisvalle e di via Olimpia.
I circa 10 km del secondo circuito sono estremamente impegnativi. Arrivando a Osimo si affronta il muro di via Roncisvalle che prosegue su via del Borgo, tutto in pavé lungo oltre 1 km al 15% medio circa e con picchi del 22%.
Segue una breve picchiata prima di scalare via Olimpia per la lunghezza di meno di un chilometro con alcune centinaia di metri al 16% prima di entrare nel centro storico in leggera ascesa su pavé di porfido. Il rettilineo finale è di 300 metri.
La quinta tappa di giovedì 10 marzo della Tirreno-Adriatico, da Morro d’Oro a Sarnano Sassotetto 165,7 km, è stata vinta da Primož Roglič (Jumbo-Visma), già vincitore ieri a Tortoreto.
Lo sloveno balza così in testa alla classifica generale al termine di una tappa che ha subito il forte vento fin dalla mattinata, diventando fortissimo e frontale nella parte finale della salita al Sassotetto.
Tanto che si è deciso nel frattempo di abbassare la quota di arrivo, ponendo il traguardo a 10,7 km della salita da Sarnano a Sassotetto, invece dei 13 previsti.
Ascesa che ha messo a dura prova i corridori, colpiti da intense raffiche di vento. In 17 sono rimasti al comando, Damiano Caruso ha provato l’attacco ma è stato ripreso a 600 metri dal traguardo, più dal vento che altro, e nella bagarre finale è spuntato Roglič con il suo proverbiale sprint in salita, prendendosi anche la Maglia Azzurra grazie all’abbuono.
Dietro di lui, con lo stesso tempo, Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) e Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers).
In classifica generale lo sloveno è seguito dall’ex Maglia Azzurra Lennard Kämna (BORA – hansgrohe) a 4″ e da João Almeida (UAE Team Emirates) a 12″.
I primi dieci in graduatoria sono distanziati di soli 31″, il che lascia aperti tutti i giochi della Tirreno-Adriatico, che probabilmente saranno risolti dalla dura sesta tappa di Osimo.
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