La 32^ RACI, Rassegna Agricola Centro Italia, la prima targata Comune di Macerata, va in archivio con un grande successo confermato dai numeri: paganti 18.555 per un incasso totale di 82.813 euro, 111 gli espositori (introito dagli spazi espositivi 49.900 euro), 193 bovini, tutti di alta qualità come segnalato dalla ANABIC, 25 le aziende presenti provenienti da Macerata, Ascoli Piceno, Perugia e Ancona, 30 gli allevamenti dell’ Associazione Colombofila presente alla fiera, 1000 le pecore, 24 gli asini con 150 bambini coinvolti nell’attività ludica Asino bus, 57 cavalli e 4 pony con 205 bambini che hanno fatto il battesimo della sella, 95 le aziende agricole presenti, 14 i laboratori di cucina frequentati da 560 persone e 40 quelli didattici con circa 1.000 partecipanti.
“Un successo – come ha detto il sindaco Romano Carancini questa mattina durante la conferenza stampa convocata in Municipio per fornire le cifre che hanno caratterizzato la Raci 2016 – che voglio condividere con tutti coloro che l’hanno fatta”.
“Abbiamo fatto il nostro meglio – ha proseguito il sindaco – e il risultato è stato positivo e ha onorato il grande valore della Raci. Non saremmo riusciti a fare tutto se non ci fosse stata la condivisione con la Provincia e l’abnegazione totale della struttura per 24 giorni consecutivi”.
L’azione vincente per tutto il territorio e l’amore nei confronti della manifestazione secondo Carancini, che ha avuto parole di sentito ringraziamento nei confronti di tutte le aree presenti e di tutti gli attori in fiera, sono stati la “vittoria di una famiglia”
Fin da ora per il futuro della Raci ha le idee ben chiare il primo cittadino e vanno sotto i nomi di sviluppo e arricchimento ed è per questo che, ha detto, “dovremmo, come territorio, far comprendere che non esiste una vetrina così importante in tutta la regione. Abbiamo una Ferrari e dobbiamo spingerla al massimo. Abbiamo fatto molto ma dobbiamo fare di più”.
La macchina organizzativa per l’edizione 2017, che dovrebbe svolgersi il 21, 22 e 23 aprile 2017, si metterà al lavoro già da ottobre prossimo e dovrà vedere il coinvolgimento dei Comuni per percorsi che guardano al turismo e alla valorizzazione delle diverse peculiarità, delle scuole e delle Università. Ma la Raci, ha detto ancora Carancini, dovrà intraprendere anche un percorso di internazionalizzazione accentuando le collaborazioni con altri Paesi, ampliare la sua offerta, coinvolgendo anche i centri marini e arricchire in questo modo il messaggio della produzione locale.
Per il presidente della Provincia Antonio Pettinari “la Raci ha una prospettiva, un futuro. La Regione Marche è stata importante e ha deciso di dare una grossa mano accogliendo la disponibilità del Comune di Macerata di mettere in piedi la 32^ edizione della Raci e ha fatto la sua parte. Abbiamo un alleato in più e per questo dobbiamo lavorare all’organizzazione di una rassegna che può trasformarsi come la manifestazione dell’agricoltura, e di tutto quello che gli ruota intorno, a livello regionale”.
Elogio per la squadra del Comune anche da parte di Pettinari: ”E’ stata un crescendo – ha detto – e questo mi dà la convinzione che il futuro è certo. Le cose possono evolversi se ci sono le intuizioni e le disponibilità, coesione e fare squadra è importante”.
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