Home Lifestyle Spighe Verdi 2018, Marche regione più “green” d’Italia

Spighe Verdi 2018, Marche regione più “green” d’Italia

Spighe Verdi 2018, Marche regione più “green” d’Italia
126
0

Le Marche sono la regione più “green” d’Italia. La certificazione viene da Fee Italia (la Fondazione per l’educazione ambientale che conferisce anche le Bandiere blu alle località costiere) e da Confagricoltura che hanno assegnato le “Spighe Verdi 2018”. Le Marche guidano la classifica con sei comuni: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana. Tra le regioni coinvolte nella graduatoria, le Marche svettano per il maggior numero di certificazioni.

“Un risultato importante ed entusiasmante, solo se si pensa che il primato è stato raggiunto confrontandosi con realtà importanti, come la Toscana e l’Umbria, dove il paesaggio rappresenta un’icona e un valore internazionalmente riconosciuti – commenta la vice presidente della Regione Anna Casini, assessore all’Agricoltura -. Una soddisfazione grande, il primato, da condividere con gli amministratori locali, le associazioni di categoria, gli operatori agricoli che, con il loro lavoro quotidiano, preservano il territorio e l’ambiente”.

Casini sottolinea l’impegno della Regione nella realizzazione di “politiche sostenibili attente alla valorizzazione dei beni naturali. Abbiamo puntato sul biologico, sulla diffusione delle ciclabili, sulla riduzione e riuso dei rifiuti, sul consumo intelligente e accorto del territorio. Scelte che pagano anche in termini economici e non solo d’immagine. La sostenibilità è oggi un valore concreto che permea tutte le attività regionali, promuovendo le buone pratiche anche a livello locale”.

Le Spighe Verdi certificano la particolare attenzione verso il territorio, la qualità di vita, un’agricoltura rispettosa delle risorse naturali. Premia i comuni rurali che scelgono strategie attente all’innovazione in agricoltura e alla qualità dell’offerta turistica, che intraprendano un percorso in grado di soddisfare indicatori stabiliti, come la partecipazione pubblica, l’educazione ambientale, la presenza di produzioni agricole tipiche.

(126)

LEAVE YOUR COMMENT