L’Università di Macerata è stata una delle prime ad attivare modalità di lavoro agile o “smart working” per tutelare la salute dei propri dipendenti allo scoppio dell’emergenza Coronavirus.
“A tre mesi di distanza – sottolinea il direttore generale Mauro Giustozzi –, è importante andare oltre la contingenza del momento e impostare una riflessione globale e interdisciplinare su questo strumento, tenendo conto sia dei risvolti normativi che delle ricadute in termini di psicologia sociale e del lavoro”
Per questo l’Ateneo organizza per mercoledì 24 giugno dalle 10 alle 12 il webinar “Smart working. Oltre l’emergenza”, che potrà essere seguito liberamente in diretta al link https://unimc.it/swol o sulla web radio di Ateneo Rum collegandosi a www.videbo.org/rumplayer/2/. Parteciperanno docenti, esperti e rappresentanti del mondo del lavoro e delle istituzioni.
Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato, gli interventi saranno introdotti e coordinati da Natascia Mattucci, filosofa politica e presidente del Comitato Unico di Garanzia di Unimc, che, insieme all’Amministrazione, ha iniziato a lavorare alla stesura del regolamento di Ateneo sullo smart working già prima dello scoppio della pandemia.
Interverranno, quindi: Emmanuele Pavolini sociologo economico, sulla diffusione dello Smart Working durante la pandemia; Maurizio Cinelli, giuslavorista e avvocato, sul lavoro a distanza nella legislazione dell’emergenza; Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl Marche sul ruolo fondamentale della contrattazione per conciliare qualità del lavoro e produttività; Chiara Ghislieri, psicologia del lavoro e presidente del Cug dell’Università di Torino sul lavoro da remoto prima, durante e dopo la pandemia; Antonio Romeo, vicepresidente del Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie, sul sistema universitario e scenari evolutivi nel post Covid-19; Antonio Bartolini, amministrativista dell’Università di Perugia e membro direttivo Aran, su problemi e prospettive dello Smart Working nella pubblica amministrazione. Concluderà il direttore generale dell’Università di Macerata Mauro Giustozzi.
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