Il Sindaco di Civitanova Marche, Tommaso Claudio Corvatta, interviene duramente con il comunicato che segue sul piano di riordino della rete clinica proposto dalla Regione Marche.
C’è una evidente manovra di svilimento della sanità nell’area della provincia maceratese, alla quale non assisterò inerme, anzi intendo intraprendere ogni azione possibile, anche clamorosa, e credo che lo stesso faranno anche gli altri colleghi sindaci. Il piano di riordino della rete clinica ipotizzato dalla regione Marche prevede misure inaccettabili per l’ospedale di Civitanova Marche. Verrà meno l’unità operativa complessa di Pediatria, cioè verrà tagliato il primario del reparto; ci verrà tolta l’unità semplice di ematologia e non ci verrà concessa quella di fisiatria, che invece era stata promessa ormai da tempo. Non è un discorso di campanile per la struttura civitanovese, perchè è l’intera area vasta 3 ad uscire impoverita. All’ospedale di Macerata, ad esempio, viene preferito quello di Ascoli Piceno per la chirurgia vascolare, nonostante il nosocomio maceratese avesse tutte le carte in regola per ospitarlo. Sono tagli e ridimensionamenti immotivati che colpiscono l’intera provincia ed i suoi cittadini. Una scelta che ritengo scandalosa, anche perchè va a tagliare le ali alle vocazioni migliori della nostra sanità. Alla luce di un piano di riordino del genere, parlare di ospedale unico, tema sul quale la Conferenza dei sindaci dell’Area vasta 3 è chiamata a confrontarsi venerdì 1 luglio, è una evidente presa in giro. E’ impensabile ragionare su un nuovo ospedale da costruire nei prossimi anni o decenni, quando ora si scava la fossa e si frantumano le fondamenta dell’attuale assetto sanitario del territorio. Se dei tagli debbono essere effettuati, esistono modalità differenti e senza dubbio più efficaci di contenimento della spesa. Penso ad una migliore e più funzionale organizzazione dei poliambulatori nell’area montana, penso alla previsione di sinergie tra gli ospedali di Civitanova e Macerata e quello che verrà costruito a Fermo come struttura di rete dell’Area vasta 4. Così com’è, questo piano di riordino non passerà, a costo di restituire la fascia di sindaco per protesta. Auspico un ravvedimento della Regione, anche perchè dubito fortemente che troveranno in tutta la provincia di Macerata un solo sindaco concorde con questo riordino della rete clinica.
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