“La soluzione all’ospedale unico della provincia di Macerata? Una mediazione equilibrata, un unico polo articolato su due fronti”. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi torna ad indossare, seppure solo per qualche minuto, la fascia da primo cittadino di San Severino Marche che gli viene passata, in segno di grande stima, affetto e amicizia, dal neo eletto sindaco, Rosa Piermattei.
Il giorno dopo la lezione-conferenza tenuta al teatro Feronia, in cui Sgarbi ha presentato il volume scritto con Michele Ainis dal titolo “La Costituzione e la Bellezza”, nell’ambito degli incontri programmati in occasione della mostra “Dal Cielo alla Terra. Severino e altri eroi”, a palazzo Gentili, l’attuale e l’ex primo cittadino si sono ritrovati per un cordiale incontro alla presenza di Liana Lippi, settempedana, ex soprintendente, grande amica e collaboratrice di Sgarbi in occasione delle più note mostre organizzate in tutto il centro Italia.
Si parla di arte, di turismo e di una città, San Severino, dove il critico ha lasciato il cuore. Il sindaco Piermattei spiega cosa sta facendo l’Amministrazione, praticamente dal giorno del suo insediamento, per la sanità. L’ultimo capitolo è la candidatura, presentata prima ai cinquantasette sindaci del Maceratese e poi al governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, del “Bartolomeo Eustachio” ad ospedale unico d’Area Vasta.
“Mi piace questa proposta – dice Sgarbi, sposando in pieno il progetto, per poi spiegare – Credo si debba andare verso un tentativo di mediazione equilibrata che, tenendo conto della distanza fra le due aree oggetto del contendere e della mancanza di strade e delle famose “bretelle”, e questo anche un po’ per colpa mia che mi sono sempre battuto contro un collegamento veloce fra San Severino e Tolentino, debba pensare a un polo sul versante Adriatico, e dunque verso la fascia costiera, che potrebbe unire Macerata e Civitanova ad un polo più interno, con San Severino e Camerino, che fornisca la possibilità di dare assistenza a tutta quell’area che potrebbe invece avere difficoltà con le strade ad arrivare rapidamente verso il mare. Quindi si dovrebbe dare vita ad un unico polo articolato su due fronti, il più agevole possibile. Questa – è il pensiero di Sgarbi – è una posizione che, contrapponendosi, renderebbe anche più autorevole il progetto di San Severino”.
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