La scuola è tornata al centro dell’attenzione a causa della lunga interruzione causata dalla pandemia. In un primo momento la didattica a distanza è sembrata un rimedio efficace, ma sempre più sta mostrando i suoi limiti, perché non può supportare da sola tutto il carico della crescita delle nuove generazioni. Non a caso, è stata più realisticamente definita come “didattica d’emergenza”.
Molte sono state le ricerche in ambito scientifico e psico-pedagogico che si sono occupate di documentare e raccogliere dati sulle diverse modalità con cui la scuola ha tentato di far fronte all’imprevisto. Tra queste, l’opportunità di portare le interazioni di insegnamento e apprendimento fuori dalle mura scolastiche, riconosciute troppo strette per ospitare le classi e troppo pericolose per poterle utilizzare come è stato fatto da decenni.
L’Università di Macerata ha concentrato una delle sue unità di ricerca su alcune buone pratiche della cosiddetta “outdoor education”, studiando caratteristiche e risultati, per comprendere la eventuale replicabilità di questi metodi in ambiente scolastico.
Mercoledì 20 gennaio dalle 9.30 si svolgerà online il convegno promosso dal Dipartimento di Studi umanistici “L’educazione è fuori. La scuola può uscire dalla scuola”.
Relatori e relatrici si avvicenderanno per dare voce ai numerosi buoni motivi per far uscire la scuola fuori dalle mura scolastiche, per renderla aperta, diffusa e all’aperto.
Prendendo spunto da una serie di dati e dalla documentazione raccolta durante l’estate nel green campus organizzato secondo la pratica educativa di “Bimbisvegli” di Serravalle d’Asti, scuola diffusa e aperta alla natura, sarà possibile ragionare sui motivi che, già dai primi anni del secolo scorso, invitavano a considerare l’ambiente all’aperto come il miglior contesto per l’apprendimento, anche scolastico.
Il convegno sarà aperto dal saluto del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e della Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina.
Interverranno Anna Oliverio Ferraris, Giuseppe Paschetto, Gianni Marconato, Antonino Attanasio, Giampiero Monaca, Jose Mangione e Laura Parigi di Indire, con il coordinamento di Paola Nicolini, autrice della ricerca insieme a Evelyn Manoni, laureata Unimc in Scienze pedagogiche.
Si potrà seguire l’evento attraverso piattaforma Zoom, registrandosi all’indirizzo e-mail montessori150@unimc.it, o attraverso i canali social dell’Università. La partecipazione è libera e gratuita.
Per maggiori informazioni: www.unimc.it.
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