Riaperta al traffico l’ex strada provinciale 502 “Cingolana” che da San Severino Marche collega al territorio di Serrapetrona. Il tratto d’asfalto, passato in gestione all’Anas, serve uno dei quartieri della città, quello dell’Uvaiolo, maggiormente colpiti dalle scosse di terremoto. Alcuni edifici sul percorso, infatti, hanno dovuto essere definitivamente abbattuti per ripristinare la viabilità.
Chiusa a ottobre dello scorso anno, la strada da alcuni giorni è tornata accessibile dopo essere stata messa in sicurezza. Un piccolo tassello che si aggiunge al lento ritorno alla normalità salutato con soddisfazione dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dal primo cittadino di Serrapetrona, Silvia Pinzi, dal presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, e dai rappresentanti dell’Anas nel corso di una breve cerimonia cui hanno preso parte anche agenti della Polizia Municipale e della Polizia Provinciale oltre ai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del gruppo comunale di Protezione Civile. Presenti, per il Comune di San Severino Marche, anche il vice sindaco Giovanni Meschini, gli assessori Sara Bianchi, Tarcisio Antognozzi e Paolo Paoloni, il consigliere delegato Jacopo Orlandani.
“Nel quartiere Uvaiolo abbiamo abbattuto 18 edifici e siamo ora in attesa che si proceda alla rimozione delle macerie ma registriamo un piccolo ritorno alla normalità con la riapertura di un collegamento molto significativo per la nostra comunità – ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei –. Abbiamo ultimato tutti i sopralluoghi e andiamo avanti con gli abbattimenti ma poi ci dovremo fermare in attesa di leggi e ordinanze. Questo stare obbligatoriamente fermi è la cosa che ci fa più male perché non ce la sentiamo di dover dire ai cittadini che hanno perso tutto che devono aspettare e che devono pazientare”.
“La riapertura di una strada è una delle tante priorità – ha aggiunto il presidente della Provincia, Antonio Pettinari –, senza strade non solo la ricostruzione non sarà possibile ma non sarà possibile nessun progetto di ripresa in luoghi che restano e sono destinati a rimanere, diversamente, isolati. Fra le priorità ci sono poi anche le scuole. Quale comunità può dirsi tale se non c’è una scuola? Le comunità hanno bisogno di questi segni, strade e scuole ma anche centri di aggregazione, che per chi le abita sono certezze. Stesso discorso vale per i Municipi. Essi vanno riaperti prima possibile. Anche oggi ho fatto un appello perché ritengo necessario che le decisioni siano sempre più condivise con i territori. Siamo stanchi che le decisioni siano calate dall’alto sulle nostre comunità. Vogliamo che i protagonisti siano i cittadini, siano i territori. Non c’è bisogno di autorità che ci vengano a spiegare quello che le stesse autorità hanno scritto magari male o in maniera contraddittoria. Se c’è bisogno di modifiche alle decisioni – è stato ancora l’invito lanciato da Pettinari – queste modifiche vanno fatte ma immediatamente, senza aspettare per settimane. Se fossi nei panni di chi decide eviterei tanti convegni ma lavorerei per risolvere i problemi dei cittadini. Vorrei che chi ha responsabilità faccia e decida. Basta seguitare con gli annunci, si deve fare un passo avanti. Siamo tutti disperati. Ogni volta che torno a casa dopo essere stato in questi luoghi – ha concluso il presidente della Provincia – porto sul mio volto la disperazione della gente. Servono segnali alle persone, servono speranze e certezze”.
Anche dal sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, è giunto l’invito a fare presto in un territorio, quello del paese della Vernaccia, che vede danneggiato il 55% degli edifici fra danni lievi e danni gravi: “La popolazione ha risposto aiutandosi, chi ha potuto ha messo a disposizione le seconde case. Dobbiamo ultimare alcuni sopralluoghi e ci stiamo prendendo cura di circa 250 persone rimaste senza una casa che sono, di fatto, un quarto della popolazione. Stiamo lavorando e speriamo di andare avanti così ma in occasione della riapertura di questo importante collegamento vorrei ricordare che siamo in attesa di aprire un’altra strada per noi molto importante. Ci sono famiglie che attendono di uscire da questo isolamento”.
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