San Severino Marche, aula magna e laboratorio per l’ITTS Divini
Mercoledì 1 giugno a San Severino Marche è avvenuta l’inaugurazione dell’aula magna e del laboratorio di chimica dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”.
Dopo la consegna il 27 febbraio scorso di 5 aule e 3 laboratori, con questa ulteriore parte terminata si è completata la costruzione realizzata dalla Provincia di Macerata, in attesa della nuova sede dell’Istituto.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, il dirigente scolastico Sandro Luciani, il viceprefetto Emanuela Milan, il cardinale Edoardo Menichelli, il dirigente dell’Ambito territoriale della provincia di Macerata Roberto Vespasiani e Sandro Parcaroli in qualità di rappresentante Med Store.
“Tra i tanti obiettivi degli ultimi anni – ha detto il Presidente della Provincia Antonio Pettinari – mi stava particolarmente a cuore la realizzazione delle aule, dei laboratori e dell’aula magna dell’ITTS Divini per numerosi motivi. Il più importante è la volontà di dare una risposta alla comunità e ai ragazzi di queste scuole dopo il terremoto. Un primo passo in avanti, anche se la scuola deve essere ancora costruita, che offre nuovi spazi per la didattica e l’apprendimento”.
“Abbiamo visto una comunità coesa che ha reagito con dignità prima al terremoto e poi alla pandemia – ha dichiarato il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – . Ora ragazzi tocca a voi, perché avrete un ruolo importante per il nostro territorio e per il futuro della nostra terra. Vi invito a studiare e a comprendere fino in fondo quello che sarà la vostra funzione nelle istituzioni, nelle aziende, nella società civile. Dentro una grande opera, c’è un grande cuore”.
L’Amministrazione provinciale aveva programmato la realizzazione dei nuovi laboratori prima del terremoto e nell’estate 2016 partì il cantiere per la demolizione e la ricostruzione dei laboratori. Il sisma interruppe i lavori perché la scuola fu dichiarata inagibile.
“E’ cominciato un calvario incredibile di questioni giuridico istituzionali, tecnico, amministrative – ha proseguito Pettinari – che ha portato anche a redigere due progetti diversi, uno da parte della Provincia, che era già stato appaltato, e uno a carico del Commissario per la ricostruzione. Oggi c’è la doppia soddisfazione di essere riusciti a mantenere la promessa fatta a febbraio, il completamento della costruzione, e la scommessa a livello finanziario perché i 3,2 milioni di euro necessari per finanziare l’opera sono tutti fondi delle finanze provinciali, extra-terremoto. Un risultato ottenuto grazie alla tenacia, la volontà e l’aiuto di tutta la struttura provinciale”.
Prima della visita all’interno della scuola, il dirigente scolastico Sandro Luciani ha illustrato i due importanti progetti che interessano la comunità scolastica e alcuni elementi innovativi, come “il tornio di terza generazione automatizzato da 100mila euro che qualifica fortemente questi laboratori e permette ai ragazzi di apprendere la programmazione e l’esecuzione dei lavori di tornitura su una macchina innovativa, che consente di eseguire lavorazioni complesse di particolari meccanici di alta precisione”.
Inoltre, c’è stata la donazione di 15 notebook Mac della Apple da parte della società Med Store di Macerata, per espressa volontà dell’imprenditore e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e del figlio Stefano, CEO dell’azienda, per potenziare l’infrastruttura digitale dell’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni e offrire agli studenti soluzioni che possano agevolare sia le attività didattiche che i laboratori.
Dopo la benedizione dell’aula magna, il cardinale Edoardo Menichelli ha aggiunto: “I soldi spesi per la scuola sono sacri. Ciò che facciamo per i ragazzi è sacro. Sono la parte decisiva per il domani, quindi ragazzi, fatevi sentire quando la scuola non funziona e imparate il dialogo umano e sociale, perché nessuno è uguale all’altro. La scuola deve essere la cattedra che insegna come la diversità sia il metro di un futuro libero”.
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