La giunta regionale ha approvato due delibere di richiesta di parere alle Province marchigiane, al Consiglio delle autonomie locali e al Consiglio regionale dell’economia e del lavoro sullo schema di deliberazione concernente ‘disposizioni necessarie al trasferimento alla Regione delle risorse umane e strumentali correlate alle funzioni provinciali da trasferire’, in attuazione della legge Delrio.
“Una partita complessa che richiede flessibilità e massima collaborazione tra Regione e Province per raggiungere il vero obiettivo che è creare un assetto efficiente che garantisca servizi ai cittadini della comunità marchigiana”: così l’assessore agli Enti locali, Fabrizio Cesetti, nell’illustrare i due atti di Giunta che, all’esito dell’acquisizione dei pareri delle Province, del Cal e del Crel, dovranno essere approvati in via definitiva.
“Con tali atti – ribadisce Cesetti – la Giunta ha voluto assicurare l’esercizio delle funzioni senza soluzione di continuità per garantire i servizi alla comunità regionale e costituendo da subito strutture organizzative di decentramento amministrativo”.
“Sono la concreta ed effettiva attuazione del trasferimento delle funzioni non fondamentali dalle Province alla Regione” specifica Cesetti. Tutto il personale delle Province adibito in via prevalente alle funzioni non fondamentali (L.R. 13/2015) viene trasferito alla Regione e assegnato alla Giunta a decorrere dal primo aprile 2016. “Tutti i servizi avranno dunque sede ad Ancona, saranno poi i dirigenti, in base alle esigenze dell’ente per il pieno esercizio del servizio, che assegneranno il personale sul territorio o nella sede centrale. Tutto questo nella logica di garantire l’esercizio integrato delle funzioni da trasferire con quelle regionali garantendo nel contempo la migliore allocazione delle funzioni nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Rimangono dislocate nei presidi territoriali le funzioni relative a formazione professionale, turismo (per le attività di informazione e accoglienza turistica), caccia e pesca nelle acque interne, agricoltura, difesa del suolo e protezione civile”.
Le altre funzioni verranno invece svolte nelle sedi logistiche ubicate nella Provincia di Ancona. Tra il personale trasferito non sono inclusi la polizia provinciale e i servizi per l’impiego il cui esercizio delle funzioni sarà oggetto di separata regolamentazione e organizzazione.
La fase di concertazione sugli schemi di delibera è stata ampia, prevede l’acquisizione dei pareri del Cal, del Crel, delle Province e due riunioni: la prima si è già svolta con l’Osservatorio regionale, la seconda riunione si terrà il 17 marzo e riguarderà il Tavolo Autonomie locali, che è composto dagli amministratori di Anci Marche, Upi Marche, Province e dai Sindacati.
In definitiva, le funzioni che passeranno alla Regione dal prossimo mese saranno: protezione civile, formazione professionale, beni e attività culturali, turismo, agricoltura, caccia e pesca nelle acque interne, difesa del suolo, trasporto pubblico locale e viabilità, edilizia pubblica, servizi sociali.
Interessati 533 dipendenti delle Province che verranno trasferiti (56 dipendenti ex ANAS resteranno in servizio presso le Province per esercitare servizi di manutenzione stradale, con oneri economici a carico della Regione L.R. 28/2015).
Saranno mantenuti uffici regionali decentrati, ma razionalizzati e polifunzionali, sulla base di un programma finalizzato al contenimento delle spese di funzionamento e all’accorpamento degli uffici regionali decentrati, evitando le locazioni passive.
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