Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini hanno presentato la proposta di legge regionale sulla riorganizzazione del sistema sanitario marchigiano approvata dalla giunta, illustrandola ai dirigenti medici e amministrativi degli Ospedali Riuniti, a Torrette di Ancona.
“Presentiamo una riforma – ha detto il presidente Francesco Acquaroli – per costruire un sistema sanitario che sia in grado di dare risposte ai cittadini marchigiani. Dobbiamo efficientare l’organizzazione del sistema regionale in coerenza con i reali fabbisogni sanitari nella nostra regione. Con questa riforma facciamo chiarezza sui rispettivi ruoli per organizzare un modello di sanità diffusa che riesca a riequilibrare i servizi tra territori, distretti e strutture ospedaliera Torrette. La riforma che oggi proponiamo deve essere utilizzata bene creando gioco di squadra e sinergia, perché non sarà soltanto l’assetto aziendale in sé, per quanto sia il punto di partenza, a fare tutta la differenza. Questa però è una sfida che non può essere condotta dal presidente e dall’assessore o dal Dipartimento da soli, serve il contributo di tutta la Sanità per valorizzare questi percorsi”.
“Quindi l’auspicio – ha proseguito Acquaroli – è che questo sia un punto di partenza al quale seguiranno una serie di azioni che ci consentano di riformare il metodo partendo da alcuni capisaldi: chiarezza, appropriatezza, coordinamento e sinergia, ma anche responsabilità. Noi facciamo chiarezza tra le strutture presenti e restituiamo potere ai territori, ma chi ha più poteri ha anche più responsabilità ed è sottoposto a valutazioni più stringenti. La politica può dare un indirizzo, ma poi le operazioni e gli interventi li fanno i medici, i professionisti e tutti gli operatori che sono in prima linea ogni giorno. A loro quindi chiediamo collaborazione perché riteniamo che si possano recuperare delle risorse potenziando relazioni e sinergie ed individuando le priorità. Dobbiamo scegliere chi e cosa vogliamo essere. Noi oggi stiamo raccontando questo strumento che è la riforma, poi con lo studio del fabbisogno decideremo dove e come indirizzarla, nella terza fase la declineremo sul territorio. Obiettivo consegnare quanto prima ai cittadini un sistema che funzioni meglio di quello attuale”.
“A Torrette – ha sottolineato l’assessore Filippo Saltamartini al termine dell’incontro – è emersa soprattutto l’esigenza di un rafforzamento organico di medici e di infermieri, perché Torrette ha una valenza regionale e oggi ho scoperto che soddisfa una domanda che viene addirittura dall’Emilia Romagna: cioè molti pazienti provenienti dall’Emilia Romagna sono venuti a curarsi ad Ancona. Questa sua potenzialità per le prestazioni sanitarie è particolarmente importante. L’impegno che noi abbiamo assunto è quello di dare le risorse necessarie al corretto funzionamento di un ospedale di secondo livello. L’idea è che tutti gli ospedali di primo livello possano trovare qui una sorta di hub, senza danneggiare le potenzialità di Marche nord. E’ vero che la provincia di Pesaro-Urbino registra la più alta mobilità passiva verso l’Emilia Romagna, ma si va fuori per curare patologie minori, le oncologiche e cardiache a bassa intensità di rischio, per interventi al menisco, ai legamenti, al piede, al braccio. Marche nord non perderà la sua funzione, è un ospedale che ha delle specializzazioni altissime. Gli Ospedali Riuniti di Ancona potrebbe aiutarci a garantire la risposta alla domanda che viene dal nord della regione su queste patologie minori, riorganizzando proprio la cardiologia e l’ortopedia nell’ottica di abbattere le liste di attesa. In un sistema moderno la cooperazione territoriale deve garantire la risposta alla domanda”.
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