Conferenza stampa dedicata alla rendicontazione dei fondi disponibili per il sostegno alle imprese, al termine del primo anno di mandato. “Risorse che cadono nel momento più opportuno per il nostro sistema imprenditoriale, quello con i primi segnali di ripresa e la conseguente necessità di programmare gli investimenti”, ha affermato il presidente della Regione Luca Ceriscioli.
Complessivamente la Regione ha messo a disposizione 71 milioni, 421 mila e 265 euro, tra contributi, riduzione tasse, fondi statale ed europei: “Essendo una rendicontazione accurata e completa, possiamo sottolineare anche i 5 euro”, ha chiosato il presidente, che ha ribadito: “È stata una rendicontazione importante, perché fa parte del nostro modo di governare quello di raccontare le cose fatte. La politica si nutre moltissimo di annunci e poco di rendiconto”. Dei 71, 4 milioni di euro assegnati, la fetta maggiore ricade sui fondi europei, con 59,9 milioni già disponibili con i primi bandi della nuova programmazione 2014-2020. Seguono le risorse statali, per 3,5 milioni, quelle regionali (altri 3,3 milioni) e la riduzione dell’Irap alle nuove imprese (start up) per altri 4,5 milioni. “Entro un anno – ha anticipato il presidente – altri 85 milioni saranno disponibili per le imprese marchigiane con i nuovi bandi dei fondi europei in corso di pubblicazione”.
L’opportunità della rendicontazione è stata offerta dalla comunicazione alla stampa dell’avvenuta approvazione del quadro attuativo della legge regionale 20/2003 (Testo unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione). “Approvazione che rappresenta un forte impegno a favore del sistema produttivo marchigiano e dell’artigianato in particolare”, ha sottolineato l’assessora Manuela Bora presenta all’incontro con la stampa. “Siamo riusciti, nonostante le note difficoltà di bilancio, a stanziare oltre 2 milioni di euro per favorire lo sviluppo e il rafforzamento delle imprese artigiane.
La struttura portante dell’economia marchigiana è fondata sulle piccole e medie imprese soprattutto artigiane, un tessuto variegato di conoscenze e valori che ben si adattano alle innovazioni e alle trasformazioni produttive in corso”.
Tra le novità più rilevanti, ha evidenziato l’assessora, “il sostegno degli interventi tesi a stimolare, tramite la concessione di voucher, i processi di digitalizzazione delle imprese artigiane, l’introduzione di nuove tecnologie, la messa a punto di strumenti informatici per i collegamenti a internet e alla banda larga, e per favorire il collegamento tra imprese, nonché la creazione di filiere lunghe e la gestione delle vendite tramite il commercio elettronico. Si tratta di una misura innovativa, in quanto non prevista dalla L.R. 20/2003, e prevede uno stanziamento di 400 mila euro, in attesa che si approvi la legge regionale sull’industria 4.0 che farà della digitalizzazione la linea guida su cui puntare assieme all’economica circolare”.
Altra nuova misura prevista è quella relativa alla nascita di nuove attività artigiane avviate da donne e giovani disoccupati, con uno stanziamento di 300 mila euro. “Capitolo importante – ha evidenziato Bora – è l’artigianato artistico, tipico e tradizionale. Maestri artigiani, botteghe scuola, paesaggi, enogastronomia e cultura sono i nostri biglietti da visita; l’obiettivo è mettere in risalto le pluralità delle eccellenze tipiche del territorio, le numerose botteghe artigiane e le splendide produzioni. Per questo abbiamo previsto incentivi per la creazione di aggregazioni tra artigiani e la realizzazione di punti vendita nei comuni ad alta affluenza turistica; luoghi in cui saranno esposti i lavori artigianali, dove gli stessi artigiani potranno dare dimostrazione diretta del proprio lavoro, magari accompagnando il turista in visita alla propria bottega. Per questa misura è stato deciso uno stanziamento di 300 mila euro. Abbiamo infine previsto contributi per l’acquisto di macchinari per la commercializzazione di prodotti tramite e-commerce e per la partecipazione a manifestazione fieristiche (stanziamento di 602 mila euro). Una somma di 600 mila euro viene, inoltre, destinata a favore dei consorzi per le attività legate all’export. Un’ultima misura stabilita, con uno stanziamento di 150 mila euro, è per il finanziamento dei settori produttivi regionali con specifico riferimento ad alcune attività lavorative come ad es. pelletteria, manifattura 4.0 e distretto del cappello”.
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