Presentato nella sede della Regione l’edizione 2022-2023 del progetto “Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola”.
“Le Marche – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini – puntano sul buon vino e, novità di quest’anno, anche sulla birra. Valorizzare la regione, investendo sulle eccellenze del territorio, anche con momenti conviviali, significa creare occasioni importanti di promozione, sviluppo e coinvolgimento che muovono l’economia, ci rendono competitivi e attivano un settore in crescita sul mercato”.
Questa iniziativa, ha spiegato Antonini, contribuisce a rafforzare l’esperienza enoturistica regionale attraverso il connubio tra ristorazione, cantine, birrifici agricoli e artigianali e produttori di qualità delle Marche.
“Un progetto gradito e partecipato – ha rimarcato l’assessore –. Oltre duecento ristoratori marchigiani, con altrettante cantine comprese le più piccole, elemento importante per chi opera sul territorio, offrono la possibilità agli enoturisti di assaporare i piatti della tradizione realizzati con i prodotti agricoli locali, abbinati ai vini espressione del territorio”.
Una sorta di viaggio enogastronomico che consentirà di scoprire le eccellenze e le bellezze paesaggistiche delle Marche sorseggiando vino locale o gustando un prodotto del territorio.
“E’ un’iniziativa – ha insistito Antonini – di valorizzazione del vino e della birra, delle aziende, delle cantine, dei ristoranti e soprattutto della Regione Marche che vuole dare una impronta importante alla valorizzazione dei propri prodotti e delle eccellenze anche come attrattore turistico. Il settore del vino si impone tra gli elementi di maggiore soddisfazione dal punto di vista economico per gli imprenditori del territorio”.
Questo evento va ad integrare e affiancare la strategia avviata dalla giunta regionale con la legge 28/2021 che norma l’attività nel settore dell’enoturismo, realizzando un percorso per gli operatori del settore vitivinicolo e sostenendo, attraverso il bando ‘Dalla Vigna alla Tavola’, i progetti.
Sono 16 quelli presentati e tutti finanziati, che rappresentano tutto il territorio, finalizzati a promuovere, in abbinamento con la cucina tipica marchigiana, l’utilizzo di prodotti marchigiani di qualità certificata.
Un forte impulso quindi alla realizzazione di eventi come degustazioni, aperitivi e cene a tema per la promozione dei vini DOCG, DOC e IGT delle Marche e la valorizzazione dei prodotti alimentari di qualità. Tra gli elementi innovativi di questa edizione, l’esclusivo utilizzo di birre artigianali o agricole prodotte da aziende della Regione Marche.
Nel complesso, vengono coinvolti 225 Operatori Ho.Re.Ca., Ristoranti, Bar e Pub, oltre a circa 200 cantine, con attenzione sia verso le più importanti e conosciute che le piccole cantine marchigiane.
In questo senso viene perseguito l’obiettivo di rendere note ai ristoratori, e alla loro clientela, anche quelle realtà minori che sono una importante espressione del territorio.
Sono poi oltre 20 i Birrifici Artigianali e Agricoli della regione e più di un centinaio i produttori agroalimentari coinvolti nella fornitura di prodotti di qualità, a marchio, DOP, IGP o a marchio QM.
Ci sarà poi un logo, predisposto dalla Regione Marche, identificativo dell’attività enoturistica, ‘Marche&Wine’.
La promozione si avvarrà anche di un portale del progetto che sarà messo a disposizione dalla Regione sul quale dovranno confluire tutte le iniziative programmate con i singoli progetti approvati.
“Il vino è un settore che porta occupazione – ha concluso Antonini – e veicola una immagine positiva, nuova e frizzante della nostra regione. Mettiamo a disposizione tutti gli strumenti, non ultimo la partecipazione alle Fiere sia italiane che estere, dove vini e birre saranno presentati al meglio. Tra poco saremo a Dusseldorf e poi al Vinitaly di Verona dove le Marche saranno protagoniste con tante aziende. Il progetto presentato oggi offre la possibilità di conoscere oltre al vino tutto un territorio, sia da turisti che dai corregionali, permette di scambiarsi informazioni, condividendo esperienze e buone pratiche, consentendo di vivere le Marche con un turismo esperienziale anche nei mesi invernali, favorendo così la destagionalizzazione”.
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