Un incontro dedicato a individuare i possibili sostegni alle attività imprenditoriali nelle zone colpite dal sisma. Convocato dall’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, si è svolto presso il Centro di coordinamento delle protezione civile, ad Arquata del Tronto, con la partecipazione delle associazioni produttive e sindacali regionali e territoriali (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata).
“Un confronto proficuo e partecipato – riferisce l’assessore – che è servito a focalizzare alcune misure straordinarie per sostenere i lavoratori e le imprese dei territori devastati dal sisma. Senza una ripresa economica di questa realtà, non sarà possibile riscostruire il tessuto sociale delle comunità locali, col rischio che interi territori montani vengano abbandonati. A breve seguirà un altro incontro per coordinare, sempre meglio, le progettualità condivise”.
Bravi ha anche evidenziato che “l’obiettivo della Giunta regionale è quello di passare dalla criticità alle opportunità. Non vogliamo solo ricostruire, ma delineare un progetto per il futuro, con investimenti chiari, attrattivi per i giovani, rispettando le attività produttive e culturali di questa zone, che vivono ancora di agricoltura e attività locali come la raccolta delle castagne o la produzione di carbone vegetale. Vogliamo mantenere tutto ciò, nell’ottica della promozione turistica”.
La vice presidente Anna Casini ha sottolineato che “ogni progettualità messa in campo dovrà rispondere a quattro criteri fondamentali: mantenimento delle comunità nei luoghi d’origine, rispetto dell’identità territoriali, sicurezza e una strategia della ricostruzione efficace”.
Il direttore del dipartimento della protezione civile regionale, Cesare Spuri, ha assicurato che si sta lavorando “a una ricostruzione che favorirà il mantenimento e la rinascita di un’intera fetta di territorio”. Ha illustrato i criteri che determineranno la zonizzazione delle aree colpite dal sisma, anticipando che “l’area della ricostruzione non sarà solo quella rossa, quella del cratere, ma si cercherà di allargarla”. I rappresentati delle organizzazione intervenute hanno evidenziato le questione legate alla ricostruzione dell’economia locale e alla promozione artigianale, auspicando “una gestione intelligente dell’emergenza, che dovrà essere un modello da seguire, dove ognuno possa svolgere la propria parte”.
Durante la discussione sono state illustrate le iniziative di sostegno che potranno essere avviate. Bravi ha ricordato che le Regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria hanno già incontrato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per studiare misure straordinarie da adottare nelle aree del sisma. Il ministro, ha riferito Fabio Montanini (dirigente Formazione e Lavoro della Regione Marche), ha dato ampia disponibilità per tutte le richieste avanzate sul versante del lavoro, con particolare riguardo alla sospensione dei termini per tutti gli adempimenti obbligatori e agli ammortizzatori in deroga per i lavoratori dipendenti.
Inoltre, per i piccoli imprenditori, che sarebbero fuori dalle agevolazioni previste per i dipendenti, è allo studio una formula di sostegno al reddito. Per velocizzare i tempi di attuazione delle misure sono attualmente allo studio le procedure più opportune. Misure sono in cantiere anche per quanto riguarda i fondi gestiti dall’assessore Manuela Bora.
Il servizio Attività Produttive può disporre delle risorse per le garanzie a sostegno delle imprese colpite da calamità naturali e per l’adeguamento e la prevenzione del rischio sismico. Un altro intervento potrebbe essere finanziato col Fondo europeo di sviluppo regionale che prevede sostegni nell’area di crisi complessa del Piceno- Val Vibrata, che di fatto già ricade, in parte, nell’area terremotata.
(55)