Il Comune di Recanati ha aderito al progetto “Città amica della persona con demenza”, coerentemente all’attenzione da sempre rivolta ai temi della solidarietà e della collaborazione tra i cittadini, con la promozione di nuovi processi di costruzione della comunità.
Il progetto coinvolge Comunità Amiche, paesi e città d’Italia e d’Europa che hanno raccolto con convinzione e impegno la sfida della Federazione Alzheimer di avviare sul proprio territorio un percorso dove i cittadini abbiano la possibilità di trasformarsi in una rete attiva capace di accogliere e coinvolgere le persone con demenza.
“Il progetto verte a creare una comunità sensibilizzata dove ogni cittadino è preparato a conoscere e sostenere le persone malate e le famiglie – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -. E’ necessario creare un’atmosfera di particolare attenzione, che tenga conto delle fragilità e renda i cittadini comprensivi e consapevoli verso le differenti capacità delle persone. L’obiettivo è rendere Recanati una città dove tutti, indipendentemente dallo stato di salute o dall’età, possano essere inclusi nelle varie attività, un cambiamento culturale che, partendo dal singolo, trasforma la comunità”.
Un percorso già avviato dal Comune di Recanati grazie alla collaborazione con il Circolo Acli di Castelnuovo per l’istituzione e la promozione dell’Alzheimer Cafè, un’esperienza psico-sociale altamente specializzata per ridurre l’isolamento e potenziare i contatti sociali delle persone con diagnosi di demenza, supportandone i familiari.
“In tempi di pandemia, sono i soggetti più fragili a pagare le conseguenze in termini di possibilità di vivere in modo qualitativamente buono – ha detto l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini -. Per questo ci siamo impegnati nell’adozione di questo progetto, tanto impegnativo quanto necessario. L’obiettivo principale è rendere la Città di Recanati ospitale e accogliente, anche per le persone con demenza, cittadini e cittadine a pieno titolo come qualsiasi altro”.
Tra le principali attività che verranno sviluppate: l’avvio di una campagna di ascolto dei bisogni delle persone con demenza e dei loro familiari; la promozione di incontri con le varie categorie di operatori potenzialmente impegnate per illustrare, discutere e dettagliare meglio il progetto (medici, sindacati, associazioni di volontariato, protezione civile, operatori del settore, ecc.); la ricerca di esperti per incontri informativo-formativi e l’organizzazione di momenti di scambio rivolti a tutta la cittadinanza, per raccontare il progetto e le sue finalità, suscitare l’interesse, promuovere l’adesione e la partecipazione attiva; la predisposizione di percorsi cittadini per la fruizione in autonomia e sicurezza da parte delle persone con demenza e per la fruizione con caregiver, così come orti urbani, fattorie o qualsiasi cosa sia di interesse e fruibile in sicurezza e tranquillità.
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