Recanati, Lo Stato Sociale esalta il pubblico di Lunaria
Grande festa finale di Lunaria, la rassegna estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati, lunedì sera con tanto pubblico in piazza Leopardi per vedere e ascoltare Lo Stato Sociale.
I ragazzi della band bolognese trattano i temi importanti della quotidianità e le emozioni della vita con semplicità e spensieratezza arrivando dritto al cuore di tutte le età. Ora vivono anche la notorietà dovuta al successo del Festival di Sanremo.
“Grazie siete una meraviglia – ha detto Lodo in apertura del concerto –, qualcosa è cambiato, quando vieni da una band dura e pura nell’ indipendente è strano scoprire che fai Sanremo e succedono delle cose… è la bellezza della vita che sa sorprenderti”.
L’attesa serata inizia con Mi sono rotto il ca..o con il pubblico a saltare e sulle note della canzone, tra le più amate del gruppo. La folla entusiasta esplode in balli e canti a squarciagola con Buona Sfortuna e Socialismo Tropicale, ritrovandosi nei testi quotidiani, semplici e veri, accogliendo l’invito della band ad un grande abbraccio condiviso con i propri vicini, sulle note di La musica non è una cosa seria, che parla proprio dello stare bene insieme.
“A Sanremo si divertivano tutti anche le persone più “impomatate” tranne due, le uniche rimaste sedute in teatro, me le ricorderò per tutta la vita, – attacca Lodo tra l’esaltazione della piazza – gli unici due a non divertirsi erano Matteo Salvini e la sua compagna, seduta dietro di lui, perché la donna di un uomo di potere deve sempre stare un passo indietro, allora li ho capito che se passi la tua vita a decidere chi non deve entrare a casa tua, finisci per perderti le feste migliori.”
E via con In due è amore in tre è una festa, Sono così indie, Facile, e Amarsi male il brano scritto dallo Stato Sociale proprio a Recanati nel 2011.
“Quando ancora nessuno ne aveva mezza di sorbirsi questi verbosissimi logorroici politicizzati di Bologna, non facevano altro che chiamarci a suonare nei pub della provincia di Macerata- ha raccontato Lodo – Abbiamo suonato quattro volte a Recanati a Sarnano a Potenza Picena, a Macerata e anche a San Severino Marche, questo per dire che se voi all’epoca non aveste provato ad ascoltarci noi non avremmo continuato e non saremmo mai arrivati qui e ripensando a sei anni fa, tutto quello che è successo dopo è stato molto meglio di un’ipotesi.. – intonando le note di Eri più bella come ipotesi.
Tra i momenti di maggiore esaltazione e condivisione il tuffo di Lodo in mezzo al pubblico e il grande coro innalzato per cinque minuti sulle parole Bruciare sempre, spegnersi mai, un ideale di vita, un motto per continuare ad andare avanti e rischiare sempre.
Non sono mancati i momenti più intimi, con l’alternanza delle voci di Lodo e Carota con i brani Fare mattina e Niente di speciale che hanno fatto emozionare i presenti, intenti ad immortalare l’attimo con una foto e a ricreare un’atmosfera romantica con le luci dei telefoni.
Nel brano Abbiamo vinto la guerra, Lo Stato Sociale ha reso omaggio a Federico Aldrovandi il giovane ucciso dalle percosse di quattro poliziotti, componendo una grande scritta in polistirolo sul palcoscenico che recitava “Aldro vive”. “Per fare in modo che non succeda mai più e per ricordare che chi sbaglia deve pagare!”
Il brano Io, te e Carlo Max è l’invito ad un grande urlo collettivo a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno pensato che nessuno deve dire loro cosa devono fare, preludio alla canzone che li ha resi celebri a Sanremo, Una vita in vacanza con la quale hanno chiuso la memorabile festa nell’immenso tripudio del pubblico di Recanati.
Un grande, trionfante e degno finale per la Rassegna 2018 di Lunaria che ha visto con un successo strepitoso e senza precedenti alternarsi sul palcoscenico del Festival Graham Nash, Ron, Le Vibrazioni e Loredana Bertè e infine Lo Stato Sociale.
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