Lunghe file sino alla mezzanotte per visitare la Torre del Borgo, uno dei simboli più rappresentativi di Recanati che è stato recuperato e inaugurato alla presenza del Ministro ai Beni Culturali e al Turismo Dario Franceschini. Più di 1500 i visitatori saliti sulla sommità dell’antica struttura che è stata aperta al pubblico grazie al mecenatismo delle aziende e dei singoli cittadini che hanno aderito all’Art Bonus.
Commenti entusiastici, post sui social network e qualche anziano con gli occhi lucidi hanno fatto da cornice ad un evento che ha visto anche il coinvolgimento di tanti giovani alla scoperta dell’antica Torre. Una partecipazione festosa che ha riconsegnato alla città un prestigioso monumento, affiancandosi agli altri gioielli quali i capolavori di Lorenzo Lotto e i musei di Beniamino Gigli e della storia dell’Emigrazione Marchigiana nel mondo. Il tutto sotto il nome di Giacomo Leopardi per una Recanati che punta decisa alla candidatura a Capitale della cultura italiana 2018, anche grazie all’accordo di collaborazione e reciproco sostegno con la città di Pesaro. Un protocollo che è stato elogiato dallo stesso Ministro Franceschini.
“Un grande lavoro di squadra – ha affermato il Sindaco Francesco Fiordomo -. Il Comune in tutte le sue componenti, dipendenti stakanovisti che dimostrano l’amore per la città. I mecenati, sensibili e pronti a nuovi traguardi da tagliare insieme. E’ stata una bella festa, ricca di contenuti. Una storia che rivive nell’energia e nella voglia di fare e di andare avanti. Le parole del Ministro sono state toccanti. Recanati è già capitale del mondo, ha detto Franceschini. Tocca a noi, a Recanati, al territorio, alle Marche essere degni di una espressione così carica di significati e suggestiva”.
Le visite sono state accompagnate da apprezzamenti sinceri per i lavori realizzati negli ultimi mesi, per i piccoli gioielli interni quali il pavimento risalente al seicento, l’antico meccanismo dell’orologio e per l’allestimento multimediale che permette di conoscere la storia della città e i suoi figli più illustri attraverso svariati monitor e programmi all’avanguardia.
Inevitabili poi lo stupore e la meraviglia da parte di tutti una volta raggiunta la cima con la sua merlatura ghibellina, dalla quale è possibile godere di un panorama mozzafiato che spazia dai Sibillini all’Adriatico. La Torre del Borgo, che dopo gli ultimi ritocchi riaprirà al pubblico in occasione delle celebrazioni leopardiane che scattano il prossimo 29 giugno anticipando “I giorni del giovane favoloso” in calendario dal 1 al 3 luglio (le modalità saranno rese note nei prossimi giorni), è stata oggetto di interventi edili e impiantistici che hanno riguardato il risanamento conservativo dei paramenti murari e delle pavimentazioni in cotto; il consolidamento ed il trattamento delle strutture orizzontali e degli infissi in legno; la realizzazione di nuove scale in ferro di accesso alla cella campanaria e alla copertura; l’adeguamento a norma delle balaustre esistenti; la realizzazione dell’impianto elettrico a integrazione di quello esistente; la realizzazione dell’impianto di riscaldamento nei locali utilizzabili per esposizioni; l’installazione di nuovi corpi illuminanti per valorizzare gli ambienti interni e le peculiarità architettoniche del manufatto storico.
L’intero progetto di recupero è stato possibile grazie al mecenatismo delle aziende e dei singoli cittadini che hanno aderito all’Art Bonus promosso dal Ministro Franceschini, che da la possibilità di contribuire al recupero, al restauro e alla conservazione di beni storici di particolare importanza ottenendo una defiscalizzazione del 65%. A coordinare il coinvolgimento dei mecenati è stato il Rotary Club Giacomo Leopardi.
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