Recanati, domenica si inaugura il Museo della Musica (MUM)
A Recanati è stato presentato il nuovo Museo della Musica (MUM) che verrà inaugurato domenica prossima, dopo un percorso durato quattro anni.
MUM Recanati è il risultato di un lavoro articolato dal punto di vista tecnico e di una determinazione politica che non si è mai spenta neanche nell’ultimi difficile periodo, rappresenta concretamente un elemento identitario della comunità e un’ occasione di scoperta del patrimonio culturale della città.
“Con grande soddisfazione – ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi –, presentiamo la realizzazione di un progetto nato durante la candidatura di Recanati a Capitale della Cultura che insieme ad altri progetti, nonostante non siamo riusciti a vincere il titolo italiano, abbiamo comunque portato avanti con costanza e grande impegno sia dal punto di vista progettuale che economico. Il Mum è un importante opera frutto dell’accordo tra il Comune di Recanati e la Regione Marche reso possibile grazie ai Fondi Europei e all’Art Bonus a cui hanno aderito le aziende recanatesi partner del progetto”.
“La citta si è arricchisce con orgoglio di un nuovo Museo – ha affermato l’Assessora alle Culture Rita Soccio –, unico nel suo genere, che va a coronare l’ampia offerta culturale recanatese. Nel MUM vogliamo valorizzare non solo la musica e il suono ma l’intero distretto musicale industriale delle imprese creative del territorio che hanno fatto la storia di ieri e di oggi della musica e del suono in Italia e nel mondo”.
Negli spazi attigui al Teatro Persiani e al Museo Beniamino Gigli, su una superficie di 300 mq, l’esposizione museale esprime un racconto che affonda le radici nel profondo legame del territorio con la musica, partendo dalle origini fino ad oggi.
Musica, suoni e storie di industrie culturali e creative sono i contenuti narrativi e le suggestioni che il MUM offre nel suo itinerario.
Il progetto museale e l’allestimento sono stati realizzati da Silvano Straccini e Bruno Mariotti in un ambiente speciale e innovativo dedicato alla musica nell’accezione più ampia del suo significato, perfettamente calato nel contesto e nello spazio a disposizione.
Determinante per il loro contributo finanziario, attraverso l’intervento Art Bonus, gli imprenditori delle società mecenate del museo. Sono intervenuti alla presentazione Bruno Tanoni della Fbt, Marco Ragni della Fatar, Massimo Castagnari, Stelvio Lorenzetti della Eko e Giuseppe Casali del Gruppo Pigini.
Sono aziende che hanno fornito materiali propri, indispensabili all’allestimento, arricchendo con reperti e oggetti uno spazio che aiuta la comprensione e la lettura di questa specifica competenza depositata e stratificata nella comunità.
A cavallo tra la tradizione e l’innovazione, il Museo della Musica di Recanati rappresenta anche un ulteriore omaggio alla figura del tenore Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese ricordato con il Gigli Opera festival, e Musicultura, grande realtà musicale del territorio e fiore all’occhiello del panorama musicale italiano.
A raccontare le due manifestazioni presenti al MUM, in maniera digitale con contributi artistici storici e attuali di grande livello, sono intervenuti i direttori artistici Riccardo Serenelli del Gigli Opera festival ed Ezio Nannipieri di Musicultura.
Con un linguaggio semplice e fortemente didattico, il visitatore è guidato a scoprire il legame di questa città con la musica e il “suono” grazie alla descrizione del “prodotto” delle principali aziende presenti e operanti sul territorio.
Il risultato è un percorso all’interno di uno strumento musicale, che è la città stessa, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso video, postazioni di ascolto e consultazione e “materiale tecnico didattico”.
Peculiarità del MUM, un ampio spazio dedicato ai laboratori didattici e all’ascolto musicale con un’innovativa sala, elemento questo distintivo e fondamentale per un museo che porta questo nome.
Il MUM è uno spazio in movimento e sarà la città stessa a renderlo tale, arricchendolo nel tempo con tutti i temi legati alla musica e agli aspetti a essa connessi del passato e del presente.
Con l’apertura del Museo della Musica, Recanati sarà la prima città ad avere una sound identity e un logo sonoro, una “immagine sonora legata alla città e alla musica” appositamente creata dalla grande professionalità e creatività di Paolo Bragaglia che ha curato nei dettagli ogni aspetto dell’esperienza sonora dello spazio museale.
(95)