La Questura di Macerata ha condotto operazioni che hanno portato a rintracciare di tre cittadini stranieri, nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale da parte del Prefetto di Macerata.
La prima operazione, condotta dalla Questura e dal Commissariato di Civitanova Marche, ha riguardato l’espulsione di una cittadina albanese risultata clandestina nel territorio provinciale. Il Prefetto di Macerata ha disposto il suo rimpatrio, che, previa convalida dell’Autorità Giudiziaria, è stato eseguito dal Questore con accompagnamento della donna presso la frontiera marittima di Ancona, dove è stata imbarcata su una nave diretta in Albania.
Inoltre, la Squadra Volante della Questura di Macerata ha fermato nei giardini Diaz un cittadino marocchino che risultava avere a carico precedenti penali. Considerata la sua posizione irregolare, è stato emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione dal territorio nazionale. Quindi, il Questore di Macerata ha disposto il trattenimento del soggetto presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio, al fine di consentire l’effettivo rimpatrio nel suo paese d’origine.
Infine, i Carabinieri di Macerata hanno rintracciato un cittadino egiziano, risultato destinatario di un provvedimento di rifiuto della protezione internazionale e inottemperante a un precedente decreto di espulsione. Il Prefetto di Macerata ha disposto l’espulsione del soggetto, mentre il Questore di Macerata ha adottato nei suoi confronti una misura alternativa al trattenimento, con obbligo di firma, finalizzata all’effettiva esecuzione del provvedimento espulsivo, nei confronti della quale l’uomo si rendeva inosservante e per tale motivo veniva deferito all’autorità giudiziaria.
Da sottolineare che, nella lotta contro l’immigrazione clandestina e nella tutela della sicurezza pubblica, la collaborazione tra Questura, Carabinieri e le altre forze di polizia continua a garantire un monitoraggio efficace del territorio, contribuendo a mantenere l’ordine e la legalità.
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