“Un progetto innovativo, al servizio delle comunità locali, di durata triennale, con un finanziamento di 2,3 milioni di euro, il 45% a carico dell’Unione europea (1,085 milioni), destinato a prevenire il rischio alluvioni rendendo le popolazioni coinvolte in grado di reagire all’emergenza”. È il progetto Life Primes che vede collaborare tre Regioni: Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, insieme all’Università Politecnica delle Marche.
Il primo incontro tra i partner si è avuto questo pomeriggio, ad Ancona, presso la Sala conferenze del Centro Stella Maris di Colle Ameno. Le attività in programma coinvolgeranno aree pilota già individuate. Nelle Marche Senigallia e San Benedetto del Tronto; in Emilia Romagna Imola, Mordano, Ravenna (località Lido di Savio), Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Poggio Renatico (località Gallo); in Abruzzo Scerne di Pineto e Torino di Sangro.
“È un progetto importante, finanziato dall’Unione europea che serve alle Marche e alle altre Regioni per rafforzare l’opera di sensibilizzazione e di preparazione dell’opinione pubblica ai rischi di calamità”, ha detto l’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, nel saluto ai partecipanti. “La protezione civile è il fiore all’occhiello del nostro Paese – ha ricordato Sciapichetti – Questa iniziativa è utile anche per incrementare il dialogo e la collaborazione del sistema, necessari per rispondere adeguatamente alla richiesta di sicurezza dei cittadini in caso di calamità”.
Attraverso Primes, ha ribadito Maurizio Ferretti (direttore Centro funzionale delle Marche), si perfezionano “metodologie omogenee nella programmazione degli interventi”. Maurizio Mainetti (direttore della Protezione civile dell’Emilia Romagna), ha evidenziato come la collaborazione tra le tre Regioni sia utile “per migliorare la capacità di risposta di fronte alle emergenze”. Il sindaco di Santagata sul Santerno, Enea Emiliani, ha ribadito la “necessità di prevenire e non rincorrere le emergenze. I cittadini sono connessi e hanno bisogno di informazioni, specie durante le calamità”. Per Carlo Cacciamani (direttore Centro funzionale Emilia Romagna) “l’esperienza maturata nel triennio potrà rappresentare un caso pilota, utile a definire nuove strategie nazionali”.
Life Primes è un progetto approvato nell’ambito delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Mira a ridurre i danni causati al territorio e alle popolazioni da eventi come piene, alluvioni e mareggiate. Rafforza il coordinamento tra i soggetti impegnati nella riduzione del rischio e negli interventi di emergenza. Sensibilizza la popolazione sui temi dell’autoadattamento ai cambiamenti climatici, innalzando la consapevolezza e l’autoprotezione.
Le azioni previste nel triennio (scadenza luglio 2018) riguardano la definizione di scenari comuni e l’omogeneizzazione dei sistemi di allertamento; la costruzione di uno spazio web, condiviso e aperto ai cittadini, per aggiornamenti rapidi in corso di evento; la realizzazione di “Piani civici di adattamento”, da integrare con quelli comunali di protezione civile. I risultati di Primes saranno presentati a Bruxelles, in occasione degli Open days di Life e all’Annual global forum on urban resilience & adaptation di Bonn.
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