Il presidente Mattarella all’Università di Camerino, incontro con i sindaci maceratesi
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato a Camerino all’inaugurazione del 681° Anno accademico dell’Università
Prima della cerimonia ufficiale, ha incontrato i sindaci della provincia di Macerata ai quali ha confermato la particolare attenzione rivolta all’emergenza e alla ricostruzione post sisma.
“Avete diritto a tutto l’aiuto possibile, a tutto l’aiuto delle altre istituzioni, aiuto che si cerca di garantire in pieno”, ha detto il Capo dello Stato ai sindaci dei comuni terremotati.
“Talvolta – ha continuato – leggo sui giornali di rimpalli di responsabilità – ed è sempre utile quando vi siano confronti sulle responsabilità cui far fronte, ma io so che tra i sindaci alberga la ragione, il criterio che ciascuno, confrontandosi con gli altri, verifica anzitutto quello che in proprio si può fare. E quando i sindaci avvertono questa esigenza, hanno diritto al sostegno intenso, pieno, completo da parte delle altre istituzioni”.
“So che vi sono problemi finanziari. I Comuni – ha affermato Mattarella – non possono affrontare emergenze così straordinarie e non è possibile affrontarle da parte di altre istituzioni. So che la Regione ha avuto una forte anticipazione di somme per le spese straordinarie. Il Governo ha intenzione, per quel che so, di provvedere con un provvedimento ulteriore che riguardi procedure e risorse. Il vostro compito, non è ignorato, è tenuto in grande considerazione e trova tutto l’appoggio anche umano e psicologico”.
“Mi rendo conto – ha concluso il presidente – di cosa vuol dire il contatto con la vostra gente di fronte ad allarmi lanciati per l’eventualità di nuove emergenze. Il vostro compito è davvero difficile, questo non viene ignorato. Avete tutto l’appoggio, non soltanto quando evidenziate con forza le esigenze, le carenze e le cose che non vanno, ma anche quando protestate, perché anche questo può essere utile”.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha sottolineato la “costante presenza, qui, nella nostra terra” del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “ci dice che lo Stato è con noi. La sfida che ci accomuna è immensa, rinascere è l’imperativo del nostro nuovo orizzonte di governo, nelle Marche, nelle altre Regioni del Centro colpite dalle stesse calamità, in tutta l’Italia, che non sarà più la stessa se noi non ce la faremo”.
Mattarella ha raggiunto a Camerino in elicottero accolto dal sindaco Gianluca Pasqui e dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti, poi nel Campus universitario dal rettore Flavio Corradini e dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. E’ la sesta visita del Capo dello Stato nelle aree terremotate delle Marche, il 2 novembre era già stato a Camerino.
Filippo Saltamartini, il sindaco di Cingoli, ha abbandonato in segno di protesta il Rettorato dell’Università di Camerino poco prima dell’arrivo del presidente della Repubblica. “Pensavamo che ci potesse essere un rapporto dialogico con il presidente – ha detto Saltamartini – invece è ammesso a parlare soltanto un rappresentante dei sindaci e quindi ogni volta che ci sono questi incontri istituzionali siamo solo costretti ad ascoltare, mentre i problemi non vengono risolti. Non è possibile che i rapporti siano di questa natura e per questo ho deciso di andarmene. Ho un ponte chiuso da tre mesi e delle imprese che stanno chiudendo e non sappiamo con chi tenere i rapporti istituzionali per manifestare i nostri problemi”.
“Siamo onorati – ha invece detto il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui – di avere avuto la visita del Presidente della Repubblica, che ha portato un ulteriore raggio di speranza e la certezza di poter venire fuori dalla difficoltà. Una sensibilità che è stata colta da tutte le comunità con grande gioia. Il presidente ha voluto incontrare i sindaci prima dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Camerino, una dimostrazione di affetto, di alto senso istituzionale e di certezza per il futuro. E’ stata una grande gioia che esprimo a nome di tutti i sindaci”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un intervento ha chiuso all’auditorium Benedetto XIII l’inaugurazione dell’Anno accademico di Unicam, alla quale hanno partecipato anche il ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Valeria Fedeli e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Il rettore Flavio Corradini ha ripercorso gli ultimi mesi, il terremoto, il rischio di veder crollare non solo la città ma anche la sua storia e la sua cultura rappresentata dall’università, il grande lavoro per reagire che ha avuto come motto #ilfuturononcrolla. Il rettore ha voluto soprattutto ringraziare “le studentesse e agli studenti che hanno preferito trasferirsi ai palazzetti dando supporto giorno e notte a chi aveva perso tutto. La vita saprà ringraziarvi e io dedico a voi questa inaugurazione”. Per Corradini il 681° Anno accademico è l’ultimo del suo mandato, con l’ateneo in un periodo particolarmente difficile, duramente colpito dal sisma.
Per il ministro Valeria Fedeli “occorre una presenza concreta e quotidiana per sostenere il rilancio e la ricostruzione di questa università che è testimonianza di una straordinaria capacità di reazione che va da una parte raccontata e dall’altra sostenuta dalla politica”, quindi ha ribadito l’impegno finanziario assunto dal precedente Governo Renzi, garantendo i fondi necessari per sostenere la ripresa dell’attività didattica e la ricostruzione degli edifici andati distrutti con il terremoto.
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