Lunga visita del neopresidente del Consiglio Paolo Gentiloni questa mattina a San Ginesio per portare personalmente gli auguri di ai terremotati marchigiani nel giorno della Vigilia di Natale. Un ritorno a casa per il neo premier che nel maceratese ha le sue origini e che conosce quindi molto bene la realtà di questo territorio. Altre tappe del presidente Gentiloni nelle zone del sisma sono state Norcia e Amatrice. A San Ginesio Gentiloni è stato dagli alunni delle scuole e un bambino gli ha consegnato una letterina rossa. “Le risorse per la ricostruzione dopo il terremoto ci sono – ha detto il presidente del Consiglio -, ma bisogna che ci sia anche l’impegno di tutti per superare strozzature burocratiche e per andare avanti molto rapidamente”. Poi ha voluto rassicurare che “non è un problema di soldi, il Governo ha stanziato le risorse necessarie“. Secondo Gentiloni “il problema è di lavorare insieme ed evitare che l’impegno dei cittadini per tornare e per rilanciare piccoli centri così importanti sia ostacolato da troppe resistenze burocratiche”. Tra le prime esigenze “ci sono le scuole, stiamo lavorando molto intensamente, dobbiamo poi mettere in sicurezza i beni culturali, le chiese, i simboli di San Ginesio”.
Il comune maceratese è noto proprio come “la città delle cento chiese”. Il presidente conclude pensando al futuro: “San Ginesio è una una grandissima attrazione turistica“. Gentiloni ha visitato l’ostello che ospita gli sfollati, successivamente la zona rossa e infine l’Ipsia “Renzo Frau”. Ad accompagnarlo, il sindaco Mario Scagnetti, il presidente della Regione Marche Luca ceriscioli, il commissario Vasco errani, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, la deputata Irene Manzi e il presidente della Provincia Antonio Pettinari.
“Lo sguardo su San Ginesio – ha detto al termine della visita il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – è lo sguardo sulle Marche. Quello che è successo qui è la storia di altri cento Comuni marchigiani che stanno vivendo le stesse ansie, le stesse difficoltà, le stesse speranze e hanno la stessa voglia di ripartire. Il presidente del Consiglio Gentiloni ha una visione chiarissima delle Marche, conosce molto bene la regione e quindi ha la percezione che qui il terremoto è molto diffuso e occupa una grande parte del territorio fatto di tanti Comuni piccoli come abitanti, ma grandi come estensione e di altri Comuni più grandi. Serve dunque uno sguardo diverso rispetto ad altre realtà. Ha assicurato che questo aspetto non verrà trascurato e che ci sarà l’attenzione dovuta nella misura in cui il bisogno è stato espresso. Ha confermato piena fiducia nei confronti di Curcio ed Errani e di tutti quelli che stanno lavorando intorno al terremoto sottolineando che questa è una delle principali priorità dell’attività di governo. Ho chiesto al presidente una particolare attenzione su trasporti e sanità e lo ha ribadito anche il presidente della Provincia allargando il discorso al tema della viabilità , cioè a quei servizi che sono di sistema e non riguardano il singolo comune ma l’intera rete dei servizi del territorio. E’ chiaro che avendo necessità di rafforzare la risposta sanitaria nelle aree interne, ma anche sulla costa dove ci sono più persone alloggiate temporaneamente, serve uno sforzo straordinario dovendo inoltre spostare costantemente le persone e gli studenti da un luogo ad un altro. Abbiamo bisogno di garantire le strade e la loro manutenzione al di là dell’ordinario e per questo servono risorse. Tre voci che non rientrano in una risposta particolare”.
“Abbiamo quello che ci serve per la ricostruzione e per le famiglie – ha proseguito Ceriscioli -, tra Natale e Capodanno esce anche l’ordinanza per le imprese: saranno coperti sia i danni lievi che gravi per poter ripartire dove si è o da altre parti. A febbraio verrà poi emanata l’ordinanza per le case danneggiate gravemente. In questo contesto per le attività di sistema servirà un’attenzione particolare e un rafforzamento perché in questo momento pesa tutto sulle nostre spalle. Non ci tiriamo indietro, ma avremo bisogno di un sostegno esterno perchè sappiamo che questa situazione si protrarrà nel tempo, non possiamo ricostruire tutto in sei mesi. Questo messaggio è quindi particolarmente importante e la presenza del premier ci conforta. La ripresa potrà avvenire con gli strumenti che abbiamo a disposizione: dai risarcimenti al 100% alle quote per rinnovare i macchinari. Il prossimo provvedimento sulle imprese sono sicuro che verrà accolto bene dagli imprenditori marchigiani che sono determinati a fare di tutto per ripartire”.
“Una giornata importante per la vicinanza del presidente del Consiglio – ha aggiunto l’assessore Sciapichetti – e per la possibilità di fare con lui il punto della situazione rispetto alla prima fase dell’emergenza che va concludendosi e per partire con la fase della ricostruzione. La collaborazione istituzionale sta funzionando e questo è un buon viatico per il futuro”.
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