Teatro, cultura, identità e territorio sono i valori condivisi al centro del primo progetto di International Playhouse “Shakes Share”, un evento educativo interculturale che ha coinvolto l’International House di Ancona e Jesi, l’International House di Voronezh, l’International House di Londra, la Arts Educational Schools di Londra, il Trinity College di Londra e la International House World Organization.
Nell’anno del 400esimo anniversario dalla morte di Shakespeare, dall’ 11 al 13 novembre circa 60 studenti italiani, russi e britannici si sono riuniti a Londra per dare vita ad una serie di rappresentazioni teatrali ispirate al celebre poeta, condividendo e creando nuove esperienze formative e linguiste.
A Londra, la rappresentanza italiana era composta esclusivamente da studenti marchigiani provenienti dal Liceo Classico di Jesi e dal Liceo Scientifico e Linguistico di Recanati, già protagonisti nei mesi precedenti del progetto “Shakespeare in a box”, promosso nella sua terza edizione dall’Associazione Culturale Victoria e IH The Victoria Company di Jesi e Ancona e culminato con la rappresentazione teatrale in lingua inglese dello spettacolo “Tmpst – The Tempest Vogued”.
Stamane, presso la sede regionale, l’Assessora alle Politiche comunitarie Manuela Bora ha presentato il progetto alla stampa affiancata dall’imprenditore Giuseppe Romagnoli, direttore dell’IH The Victoria Company di Jesi e Ancona nonché presidente dell’Associazione Culturale Victoria. Erano presenti anche Veronica Romagnoli, segretario dell’Associazione, Fiorenza Montanari, insegnante e coordinatrice del progetto, l’artista David Campana, la professoressa Enrica Cerquoni del Liceo di Recanati e un rappresentante degli studenti partecipanti, Edoardo Sergi del Liceo di Recanati.
“Shakes Share è stata occasione per avvicinare e creare condivisione tra gli studenti delle città di Jesi e Recanati e il resto del mondo e penso, per questo, che sia motivo d’orgoglio per la nostra regione – ha detto l’Assessora Bora – Non c’è progetto migliore di questo per insegnare ai giovani a confrontarsi con la multiculturalità: la speranza è che venga riproposto anche in futuro”.
Shakes Share comprendeva tre giornate di workshop teatrali presso la IH di Londra e una rappresentazione teatrale, congiuntamente agli studenti locali della Arts Educational Schools di Londra. Questi workshop ruotavano, ovviamente, tutti intorno al tema Shakespeariano.
“Alla base del progetto c’è la condivisione. La diversità diventa un valore quando più culture iniziano a dialogare e a confrontarsi tra loro – ha spiegato Giuseppe Romagnoli – Scuotere, mescolare e condividere culture, in due parole “Shake Share”: dal mix di più ingredienti nasce un nuovo cocktail, un mix di lingue e identità che prende forma all’interno di un grande contenitore che è il teatro, elemento in comune anche con la tradizione marchigiana”.
Shakes Share è per i ragazzi anche occasione di sperimentare il Globish: “Si tratta di una lingua universale – ha spiegato Romagnoli – Il Globish coniuga la conoscenza dell’inglese alla propria identità, cultura e accento: è inevitabile acquisire una propria cadenza o pronuncia nel parlare la lingua: eppure sono belle anche le differenze, l’importante è comprendersi”.
L’altra lingua sperimentata è quella del teatro. Lo sa bene la coordinatrice del progetto e docente Fiorenza Montanari che ha seguito i ragazzi durante i laboratori: “Il teatro è comunicazione attraverso la fisicità del corpo e dei gesti. È anche un luogo magico che contiene sogni e credo che, mai come ora, i ragazzi abbiano bisogno di comprendere che le proprie aspirazioni possono diventare realtà. Si può e si deve sognare per essere felici”.
Per realizzare un sogno, però, spesso bisogna tener duro: “Londra è un sogno avverato: è costato sacrificio e fatica ma ce l’abbiamo fatta – aggiunge Veronica Romagnoli dell’Associazione Culturale Victoria Company – Il ringraziamento va alle scuole, ai docenti, ai professionisti, ai genitori, agli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile la partecipazione dei nostri giovani a Shakes Share”.
Il Trinity College di Londra, che ha una vasta gamma di esami finalizzati al potenziamento delle abilità comunicative pratiche, tra i quali Teatro, Musica e Lingua Inglese, è stato un partner entusiasta del progetto. Gli studenti che hanno preso parte al progetto hanno ricevuto un certificato di partecipazione e il feedback di un collegio di esperti del Trinity College.
Un’esperienza insomma “in grado di mettere in evidenza i talenti dei ragazzi”, ha aggiunto la prof.ssa Enriqua Cerquoni, “che fa crescere spiritualmente e abbatte le barriere, costruendo legami di amicizia” sono le parole dello studente Edoardo Sergi.
E anche Londra, da questo progetto, ha fatto tesoro della multiculturalità: all’interno dell’International House di Londra è conservata ora la tela dell’artista David Campana che ha voluto lasciare una traccia di marchigianità nella capitale dell’Inghilterra.
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