Ancora un duro colpo inferto all’economia illegale dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Porto Recanati, a seguito di ulteriore intensificazione dei controlli del territorio per il contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di capi con marchi contraffatti.
Le Fiamme Gialle hanno individuato ed eseguito un controllo presso un commerciante all’ingrosso di articoli vari, sottoponendo a sequestro circa 7.000 prodotti insicuri per la salute dei consumatori.
Generi sanitari non medicali, articoli di cancelleria e per la casa non riportavano le informazioni minime previste dal Decreto Legislativo n. 206/2005 (cosiddetto Codice del Consumo).
Altri 1.200 giocattoli erano privi delle specifiche avvertenze sulla sicurezza prescritte dal Decreto Legislativo n. 54/2011.
In particolare i giocattoli sequestrati, difettando delle avvertenze prescritte, hanno un’elevata potenziale pericolosità per l’ambiente e per la salute umana, soprattutto dei bambini, a causa dell’assenza di garanzie di sicurezza dei materiali utilizzati, delle procedure attuate per fabbricarli e della destinazione d’uso.
Il responsabile è stato segnalato dalla Tenenza di Porto Recanati alla competente Camera di Commercio per l’applicazione di provvedimenti di propria competenza.
Ulteriori accertamenti verranno svolti in ordine all’eventuale sussistenza di illeciti di natura fiscale e doganale.
I fenomeni della contraffazione e dell’abusivismo commerciale sono moltiplicatori di illegalità, poichè alimentano i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del riciclaggio e di altri gravi illeciti.
Peraltro, chi compra merce contraffatta, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa.
Lo sforzo operativo della Guardia di Finanza, in tali comparti, è altresì finalizzato a disarticolare l’intera filiera distributiva delle merci contraffatte o insicure, risalendo ai poli produttivi e commerciali, allo scopo di garantire un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
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