Siglato al Palazzo del Governo di Macerata il protocollo d’intesa per l’avvio nel Comune di Porto Recanati del progetto “Controllo di Vicinato”, la forma di sicurezza partecipata che viene sempre più attuata nel territorio provinciale. A sottoscrivere l’accordo il prefetto Iolanda Rolli e il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo.
Gli ultimi mesi hanno visto Prefettura e Forze dell’Ordine impegnate nell’individuazione e attuazione della strategia più efficace nella lotta alla criminalità e nel contrasto al fenomeno dei reati predatori.
Il prefetto ha ricordato le azioni poste in essere, che sono state di diverso tipo, dal miglioramento del coordinamento delle forze in campo all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, passando per la revisione e l’aggiornamento del protocollo sul controllo di vicinato, i cui contenuti sono stati rivisitati alla luce delle più recenti modifiche normative intervenute in materia di sicurezza.
Il protocollo in questione valorizza l’azione dei cittadini, che, in qualità di importanti e vigili sentinelle della legalità, potranno contribuire all’innalzamento degli standard di sicurezza della propria comunità mediante una collaborazione fattiva con le forze dell’ordine. L’accordo prevede, infatti, un controllo attivo e diretto del territorio da parte dei cittadini che, mediante la costituzione di una rete di osservatori potranno fornire, per mezzo di un referente, un importante flusso di informazioni alle Forze di Polizia circa le anomalie riscontrate nel territorio.
La sicurezza, ha sottolineato il prefetto, declinata nelle sue differenti accezioni come sicurezza pubblica, sicurezza urbana, sicurezza sociale, rientra tra le priorità istituzionali della Prefettura che la esercita – per i profili di competenza statale – attraverso l’azione di coordinamento propria del prefetto, autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. Mentre è compito delle autonomie locali assumere iniziative per la prevenzione o il superamento di situazioni di degrado e disagio sociale che incidono sulla sicurezza, anche percepita, dei cittadini.
La Legge 18 aprile 2017, n. 48 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” consente a prefetto e sindaco di individuare interventi per la sicurezza urbana per fornire ai cittadini risposte coerenti ed unitarie, mediante un rafforzamento del rapporto collaborativo tra Stato ed Autonomie locali, nel quadro della sicurezza integrata.
Anche la recentissima Legge 1° dicembre 2018, n. 132 di conversione del c.d. “Decreto sicurezza”, consolida la necessità di adottare formule integrate per la tutela della sicurezza urbana e il contrasto a forme di degrado urbano.
Il prefetto ha rilevato come la complessità dei problemi di governo del territorio richiede un nuovo modello gestionale in grado di affiancare, agli interventi delle Forze dell’Ordine, iniziative da parte dei cittadini, rafforzando quella sinergia cittadino/istituzioni che viene ritenuta la migliore risposta possibile ad ogni esigenza di sicurezza, per ottimizzare l’efficacia degli interventi e per scongiurare modalità d’azione che potrebbero esporre gli attori ad inutili rischi.
Il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo, nell’evidenziare l’importanza della firma del documento, ha condiviso l’operato della Prefettura, a conferma della massima sinergia e collaborazione tra le due Istituzioni – che già quest’estate ha prodotto significativi risultati con la realizzazione del “Progetto spiagge sicure” –, e ha ringraziato il prefetto Rolli per la sensibilità istituzionale e l’impegno profuso nella gestione della sicurezza.
Ha peraltro anticipato che il sistema di videosorveglianza, già attivo sul territorio, sarà implementato con il sistema di lettura targhe per gli accessi, grazie all’approvazione del progetto “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana” e al conseguente finanziamento messo a disposizione dal Ministero dell’Interno.
Il protocollo tende ad incrementare le condizioni di sicurezza effettiva e percepita, valorizzando percorsi di cittadinanza attiva e di collaborazione dei cittadini con le Forze dell’Ordine come già stato sperimentato in alcuni Comuni della Provincia di Macerata.
L’efficacia dell’iniziativa non può prescindere dal contributo dei cittadini che, costituendosi in una rete, si fanno parte attiva nel controllo del territorio segnalando persone e situazioni sospette o inconsuete nel proprio territorio, senza sostituirsi in nessun caso alle Forze dell’Ordine.
La rete fa capo ad un referente-responsabile al quale spetta il compito di tenere viva questa collaborazione tra cittadini, nonché la funzione di filtrare eventuali segnalazioni verso le Forze dell’Ordine e di veicolare ai componenti della rete i suggerimenti provenienti da parte di queste ultime sulle misure di sicurezza passiva.
Il referente sarà in diretto contatto con un rappresentante designato dalle Forze di Polizia individuato nell’ambito del comando stazione dell’Arma territorialmente competente.
Si concretizza così l’azione collaborativa tra cittadini, amministrazione comunale e Forze dell’Ordine. Collaborazione che dovrebbe portare ad un monitoraggio del territorio allo scopo di ridurre gli atti di microcriminalità che si verificano nei Comuni. Il controllo di vicinato, posto in essere dai cittadini in forma statica e non dinamica, non sostituisce il 113 e il 112 per le urgenze. I cittadini dovranno astenersi in ogni caso dall’assumere comportamenti incauti o imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo e sarà vietato l’uso di uniformi, emblemi, simboli dello Stato. Escluso, anche, ogni riferimento a movimenti politici e sindacali, e le sponsorizzazioni private.
Il protocollo prevede anche una verifica periodica dei risultati del Controllo di Vicinato in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Al documento sottoscritto è allegato un vademecum redatto in maniera semplice, al fine di spiegare che cos’è il controllo di vicinato, quali sono gli obiettivi che con lo stesso si intendono raggiungere e quali sono i compiti dei principali attori coinvolti.
Dopo la sigla del protocollo, il prefetto ha voluto ringraziare per la collaborazione prestata, oltre al Sindaco di Porto Recanati, anche i vertici della Questura di Macerata, del Comando Provinciale del Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza che sono intervenuti alla firma.
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