La Polizia di Stato ha chiuso il cerchio intorno alla banda che a Macerata, nella serata del 4 marzo scorso, aveva rapinato il “Bar Roma”, noto come “Ninetto”, minacciando il titolare e gli avventori con una pistola. Due rapinatori sono già stati assicurati alla giustizia fin dalle ore successive al fatto.
Questa mattina all’alba gli uomini della Squadra Mobile diretti dal Vice Questore Aggiunto Alessandro Albini hanno tratto in arresto il terzo componente della banda responsabile della rapina.
L’uomo, 52 anni, pruripregiudicato per rapina, furto e reati connessi al traffico di stupefacenti, è stato sorpreso nel sonno all’interno della sua abitazione in provincia di Fermo.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile e dal Sostituto Procuratore Margherita Brunelli, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, che hanno condiviso tesi investigativa e validità degli elementi probatori acquisiti, portando all’emissione del provvedimento restrittivo.
Nella perquisizione dell’abitazione gli agenti hanno rinvenuto gli abiti indossati dall’uomo durante l’azione criminosa e altro materiale ritenuto utile al proseguo delle indagini. L’arrestato è stato associato al carcere di Ancona-Montacuto.
Da verificare se la banda possa essere stata responsabile di altri fatti accaduti negli ultimi mesi. Gli altri due precedentemente arrestati hanno 64 e 46 anni.
Subito dopo la rapina, le indagini sono state concentrate verso alcuni soggetti notati frequentemente dagli agenti della Squadra Mobile, nei giorni scorsi, aggirarsi in modo sospetto nei pressi del bar.
Avvenuta la rapina, gli agenti hanno immediatamente raggiunto il domicilio di uno dei tre soggetti, temporaneamente alloggiato in un agriturismo nella zona di Macerata, dove era ristretto agli arresti domiciliari per reati connessi al possesso di armi, facendo irruzione e sorprendendo l’individuo all’interno dell’appartamento.
La perquisizione effettuata consentiva di rinvenire la pistola utilizzata per la rapina (una scacciacani priva di tappo rosso simile alle armi in uso alle forze di Polizia) che era stata nascosta in un vaso e ricoperta di terra, nonché 600 euro (parte della la somma rapinata, circa 2.800 euro) e gli abiti che l’individuo indossava nel momento della rapina, come dimostrato dalle riprese dalle telecamere a circuito chiuso del locale.
Analoga attività è stata posta in essere anche nei confronti del secondo individuo, anch’esso sorpreso all’interno della sua abitazione nel centro storico del capoluogo.
(Nella foto, conferenza stampa del Vice Questore Alessandro Albini)
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