La Polizia ha arrestato a Macerata per reati contro il patrimonio un 42enne di origini pugliesi e una giovane 20enne, entrambi domiciliati in provincia.
I due sono responsabili di estorsione ai danni di un tossicodipendente che aveva maturato debiti per l’acquisto di cocaina.
Nella giornata di ieri gli investigatori della Squadra Mobile, diretta dal Commissario Capo Matteo Luconi, li hanno colti nella flagranza del reato di estorsione
L’uomo risulta essere pluripregiudicato per spaccio di sostanze stupefacenti, riduzione in schiavitù e porto abusivo di armi, mentre sulla donna gravano pregiudizi di polizia per reati contro la persona.
Nel corso delle indagini condotte intorno al mondo dello spaccio, i poliziotti della Squadra Mobile alcuni giorni fa hanno diretto l’attenzione su un soggetto, orbitante intorno al mondo degli stupefacenti quale abituale consumatore di cocaina, che era stato minacciato e malmenato da due persone per costringerlo a pagare debiti per l’acquisto di stupefacenti.
La vittima era stata avvicinata e poi minacciata e picchiata anche con l’utilizzo di armi improprie, ricorrendo anche ad una replica di pistola simile a quelle in uso alle Forze dell’Ordine.
Acquisiti tutti gli elementi necessari, nella giornata di ieri si è chiusa la rete intorno ai due malviventi.
L’operazione della Polizia è scattata nel pomeriggio davanti a un bar semicentrale di Macerata, dove i due avevano dato appuntamento alla vittima per la consegna della somma di denaro dovuta, consistente in alcune migliaia di euro.
La consegna veniva seguita visivamente dai poliziotti, che sono intervenuti immediatamente,
La perquisizione condotta sull’autovettura dei due ha consentito di rinvenire la pistola con cui la vittima era stata minacciata, risultata essere una scacciacani identica per forma a quelle in uso alle Forze di Polizia, occultata nel sedile lato guida.
Trovati anche un coltello lungo 32 cm, alcune cartucce calibro 9×21, un porta-distintivo con placca in metallo con scritta “Polizia Privata”, un cacciavite, un’asta in metallo e un telefono cellulare.
Veniva inoltre rinvenuto vario materiale, solitamente utilizzato dagli spacciatori per il confezionamento di sostanza stupefacente tra cui dosatori, forbici, due bilancini elettronici di precisione e ritagli di cellophane.
La perquisizione effettuata presso l’abitazione dell’uomo arrestato ha consentito infine di scoprire nella camera da letto due scatole contenenti munizionamento per pistola.
Ultimate dalla Polizia le formalità di rito, la ragazza è stata condotta presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre l’uomo veniva ristretto presso il carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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