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Pellegrinaggio Macerata-Loreto, l’incoraggiamento del Papa

Pellegrinaggio Macerata-Loreto, l’incoraggiamento del Papa
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Pellegrinaggio bagnato, come il primo 38 anni fa, ricordano i veterani del Macerata-Loreto. Almeno ventimila persone affollano lo stadio Helvia Recina, altre migliaia se ne aggiungeranno alla partenza e lungo il tragitto.

Sono quasi le 20 quando a sollevare gli animi arriva la telefonata di Papa Francesco, che saluta calorosamente i presenti e dialoga con Monsignor Giancarlo Vecerrica, il fondatore del Pellegrinaggio, e il Cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona e Osimo, che poi ha celebrato la Santa Messa insieme al vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e altri sacerdoti.

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Queste le parole del Santo Padre che hanno riscaldato gli animi dei pellegrini sugli spalti e sul terreno dello stadio.

“Buona sera cari amici. Mi dice il mio Vescovo che piove lì. Ma anche la pioggia è una grazia. Perché è brutta, ma è anche bella! Ha due cose. È brutta perché ci dà fastidio, ma è bella perché è come la figura della grazia di Dio che viene su di noi. Voi incominciate adesso a fare il cammino; cammino che durerà tutta la notte. Ma anche la vita è un cammino. Nessuno di noi sa quanto durerà la propria vita, ma è un cammino. E quando uno crede di vivere la propria vita senza camminare… Non si può vivere la propria vita essendo fermo. La vita è per camminare, per fare qualcosa, per andare avanti, per costruire una amicizia sociale, una società giusta, per proclamare il Vangelo di Gesù.

Io sono vicino a voi questa sera, vi sono vicino nella mia preghiera, vi accompagno e vi auguro una notte di preghiera e di gioia. Anche un po’ di sofferenza sicuro ci sarà, ma quello si supera, con la speranza dell’incontro, domani, con Gesù Eucaristia.

Io vi benedico! Camminate sempre nella vita; mai, mai fermarsi, sempre in cammino. La vita è questo!

E pregate anche per me, perché io non mi fermi e continui ad andare in cammino. Il cammino che il Signore mi dirà come fare.

Vi do la mia benedizione, cari amici, e vi auguro una notte di cammino, di preghiera, di gioia, di fratellanza e con lo sguardo verso la Madonna e verso l’Eucaristia che riceverete domani. Adesso tutti insieme preghiamo la Madonna.”

Papa e pellegrini recitano insieme l’Ave Maria e, infine, il saluto di Papa Francesco: “Vi do la mia benedizione. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Un abbraccio a tutti. Un abbraccio e pregate per me. Buona notte.”

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Poco dopo è arrivata la fiaccola, portata da un gruppo di podisti, accesa proprio dal Papa mercoledì in piazza San Pietro.

Prima della messa, le testimonianze dei detenuti della Cooperativa Sociale Giotto del Carcere “Due Palazzi” di Padova, che partecipano al cammino, leggendo le lettere di altri due detenuti che non potevano essere presenti.

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In precedenza, nel tardo pomeriggio, il Cardinale Menichelli aveva tenuto una conferenza stampa in compagnia di un rappresentante della cooperativa Giotto. Nell’Anno della Misericordia è importante la testimonianza di chi è ai margini della società e cerca riabilitazione e libertà attraverso il lavoro.

Con la messa cessa la pioggia. I pellegrini prudentemente si mettono in cammino con circa mezz’ora di anticipo sul programma. Probabile arrivo a Loreto intorno alle 5.

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