La segreteria provinciale del Partito Democratico, in un comunicato stampa, risponde alle voci (interne) di dissenso seguite alla candidatura per l’elezione del presidente della Provincia, individuata nel sindaco di Colmurano Ornella Formica. Il PD ribadisce il sostegno alla candidata e il significato di cambiamento della scelta. Questo il comunicato.
Le elezioni provinciali che si terranno il prossimo 28 agosto sono le prime a svolgersi con il sistema riformato e quindi costituiscono una novità assoluta, sia per le funzioni che il futuro Presidente dovrà espletare, sia per il modo stesso con cui si va a votare che vede impegnati esclusivamente consiglieri comunali e sindaci.
Il PD provinciale insieme al regionale e nazionale, con questo appuntamento che culminerà con il Referendum Costituzionale di novembre 2016, è impegnato in un ampio ed approfondito dibattito che coinvolge tutti a tutti i livelli per vincere questa straordinaria sfida che mira a dare al nostro paese quelle riforme che sono indispensabili per guardare avanti e stare al passo con le più grandi democrazie europee e mondiali.
Come sempre in queste occasioni, ed in particolare in questa, c’è chi gioca sulle divisioni interne al PD per accentuare e far vedere all’esterno aspetti che mirano a disorientare l’opinione pubblica. Ma questo è un esercizio ormai vecchio e la gente sa cosa fare e capisce che, se non ci rinnoviamo, se non sburocratizziamo e se non prendiamo decisioni rapide in un mondo che viaggia ad altissima velocità, saremo sempre il fanalino di coda e non ci potremo lamentare se non riusciamo a stare al passo con i migliori.
Ma questa volta il PD provinciale, smentendo i “gufi”, ha trovato una sintesi e ha presentato una candidatura a Presidente, Ornella Formica sindaco di Colmurano, che è in perfetta sintonia con gli obiettivi di rinnovamento della classe politica che si prefigge il partito, aspetto che sicuramente sia l’opinione pubblica sia e soprattutto tutti coloro che sono chiamati al voto apprezzeranno.
Su di una linea completamente opposta, basata sul mantenimento della situazione attuale, si sono mossi altri che hanno riproposto l’attuale Presidente. Noi non abbiamo nulla contro la persona, che rispettiamo, ma siamo nettamente contrari alla sua ricandidatura perché non rappresenta il nuovo ma il vecchio modo di fare politica: questo per noi non è più accettabile e siamo sicuri che sarà apprezzato.
Molti pensano che ormai la nuova Provincia non conti più nulla a livello amministrativo; in realtà non è così perché il suo ruolo è ancora importante per svolgere una funzione di guida e di coordinamento della cosiddetta “area vasta” dove tutti i comuni, con i loro rappresentanti, faranno sentire la propria voce e avranno quella giusta considerazione che, spesso, è mancata.
Circa le divisioni interne al PD occorre fare chiarezza. In tutti i grandi partiti come nel nostro è sacrosanto che ci sia un dibattito anche animato; esso costituisce un forte segnale di democrazia interna e soprattutto di interesse. E’ necessario però precisare che nel PD provinciale, dopo ampio dibattito, la candidatura di Ornella Formica, è stata accettata per acclamazione, aspetto questo che forse è sfuggito agli organi di stampa. La candidata fin da subito ha lanciato un forte segnale impegnandosi, fin da subito e se sarà eletta, a dialogare in assoluta trasparenza, con tutte le amministrazioni indipendentemente dal colore politico.
In conclusione vogliamo riaffermare che il Partito Democratico è profondamente consapevole di essere l’unica forza di governo e si è dato il compito oneroso di fare le riforme per cambiare realmente le istituzioni. Ma per far questo c’è bisogno del sostegno di tutti coloro che vogliono il vero cambiamento e che non desiderano vedere seduti sulle poltrone istituzionali sempre le stesse persone che cambiano solo il “cappello” in base esclusivamente ai propri interessi.
Siamo sicuri che i mass media e gli organi di stampa locali percepiranno questa nostra istanza di cambiamento e la faranno propria, amplificando questa indispensabile necessità per il Paese partendo, nel nostro caso, dal rinnovo della classe dirigente della nostra Provincia.
(61)