Ricostruire, ricominciare da capo, ma ricominciare senza perdere la capacità di sognare, il coraggio di sognare. Questa l’esortazione che Papa Francesco ha rivolto a migliaia di terremotati del centro Italia nell’udienza straordinaria in aula Paolo VI.
I cittadini delle zone colpite dal sisma erano accompagnati dai vescovi delle loro diocesi, dai sindaci e molti amministratori. Con loro anche il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Dopo aver ascoltato due testimonianze, il Papa ha ricordato e ringraziato l’impegno dei parroci, delle autorità, dei Vigili del Fuoco, dei volontari e di “tutti quelli che si sono immischiati in questo dolore vostro”.
“Un bel modo di iniziare il nuovo anno – ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –, il 2017 sarà molto impegnativo perché la ricostruzione non è più semplice dell’emergenza, anzi, i cittadini nel tempo sono sempre più provati da quello che è successo e quindi serve ancora più energia per restituire serenità e forza alla nostra comunità. Il messaggio del Papa, l’accoglienza che ha riservato ai cittadini, alle popolazioni, alle istituzioni dei territori colpiti dal terremoto, è un atto di grandissima vicinanza che ci aiuta a tenere alto lo spirito e il cuore con cui affrontare quello che ci aspetta. Il Papa vuole essere vicino non solo a parole ma anche nei fatti con la propria presenza oggi a Roma tutti insieme e domani di nuovo nei territori colpiti dal sisma. Questa iniezione di fiducia ci aiuterà nel duro lavoro che porteremo avanti nel rispetto delle responsabilità di ognuno. Eravamo insieme tutte le Regioni, con il commissario, con il direttore del dipartimento di protezione civile, i sindaci delle città delle quattro regioni colpite e tanti cittadini che ho visto salutare in lacrime il Papa: una comunità che si è ritrovata in una giornata speciale”.
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