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Paolo Ruffini a Civitanova Marche per presentare “Ragazzaccio”

Paolo Ruffini a Civitanova Marche per presentare “Ragazzaccio”
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Lunedì 7 novembre arriverà al Cine-teatro Cecchetti di Civitanova Marche l’attore-autore Paolo Ruffini per presentare il suo ultimo film che si intitola Ragazzaccio.

L’unica proiezione sarà alle 21.15, al momento quella di Civitanova Marche è l’unica tappa di presentazione con Ruffini prevista nel Maceratese e sarà la seconda nella regione.

L’opera (di cui Paolo Ruffini è regista, sceneggiatore e produttore) ha una forte connotazione sociale, stimola la riflessione e vede la collaborazione dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche Di.Te. di Senigallia.

Ragazzaccio racconta infatti la storia di Mattia, quello che comunemente viene definito un bullo, ma che dietro la sua durezza cela un mondo fragile, fatto di difficoltà di comunicazione, anaffettività, mancanza di ascolto.

Ma questa è anche la storia di migliaia di ragazzi, che si sono trovati ad affrontare la prima ondata di una pandemia mondiale che ha lasciato una risacca invisibile ma lacerante, quella della fragilità emotiva, della solitudine, del disagio sociale, dell’iper-connessione tecnologica, i cui risvolti reali si stanno scoprendo solo recentemente, a molti mesi di distanza.

L’iniziativa al Cecchetti è promossa dall’Azienda Teatri di Civitanova in collaborazione con la libera associazione di famiglie Veder Crescere con il Dialogo curata da Andrea Foglia, che è anche vicepresidente di RED – Rete Educazione Digitale, associazione che si pone come primo obiettivo quello di educare adulti e rag­azzi per un uso più consapevole delle nu­ove tecnologie.

Nel corso della serata – anticipa Andrea Foglia sfrutteremo tutte le potenzialità di un mezzo popolare e spettacolare come il cinema per veicolare dei valori, proponendo così un momento di riflessione. Si possono utilizzare molti elementi di comunicazione e codici e il Grande Schermo ha la forza di cogliere trasversalmente una popolazione universale. Ragazzi e genitori, giovani e adulti: incontreremo una comunità intera che potrà essere sensibilizzata, anche con leggerezza, su dei temi rilevanti, grazie poi alla presenza di un personaggio dello spettacolo di grande umanità come Paolo Ruffini”.

Paolo Ruffini. Foto in alto, con Giuseppe Fiorello, Jenny De Nucci e Alessandro Bisegna

Ragazzaccio nasce durante il Covid-19, ma non parla del virus – spiega Paolo Ruffini. Parla di qualcosa che succede parallelamente all’insinuarsi e all’esplodere della pandemia. Parla di come un bullo, e più in generale i ragazzi delle scuole superiori, abbiano vissuto questa sorta di reclusione forzata, e della portata enorme che tutto questo ha avuto su di loro. È un film dedicato a tutti quelli che almeno una volta si sono sentiti dire “È intelligente ma non si applica”. Perché io ne conosco tante di persone che si applicano ma non sono poi così intelligenti, e mi riferisco all’intelligenza emotiva, a quella che io riconosco come sensibilità. È dedicato anche a tutti quelli che a scuola si sentivano ripetere: “Ti butto fuori”. Perché i veri danni si fanno quando sei fuori, non quando sei dentro. Lo dedico a loro, perché io stesso ero uno di loro”.

Tornando sul film, il regista ha scelto un cast di veri fuoriclasse, composto da Giuseppe Fiorello, Massino Ghini e Sabrina Impacciatore, che hanno voluto abbracciare il progetto offrendo delle interpretazioni di altissimo valore, consapevoli dell’importanza dei loro personaggi in un film fatto di ragazzi e per i ragazzi.

I protagonisti sono però Alessandro Bisegna e Jenny De Nucci, attori giovanissimi e di straordinario talento, che fanno propria una sceneggiatura dal tratto delicato e ironico, raccontando della più grande sfortuna che possa capitare a un adolescente nel pieno del lockdown: innamorarsi. Sarà quel sentimento, nuovo e unico, seppur nato e cresciuto nella virtualità dei social network a insegnare ad un bullo che la cosa più contagiosa al mondo non è un virus, ma l’amore.

Prezzo biglietto: intero 5 euro, ridotto 4 euro (fino a 18 anni, oltre i 65 e studenti universitari fino a 24 anni).

 

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