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Pamela Mastropietro, Macerata le dedica 18 fiori stilizzati

Pamela Mastropietro, Macerata le dedica 18 fiori stilizzati
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Una installazione permanente per ricordare Pamela Mastropietro, diciotto fiori stilizzati di vari colori contenenti al loro interno altrettante rose bianche. Al centro un fiore più grande, trasparente, con una dedica inneggiante alla vita: “Siamo nati e non moriremo mai più”, le parole di Chiara Corbella Petrillo che ammalata di tumore sacrificò la sua vita per far nascere il bimbo che aveva in grembo. E’ questa l’installazione, ideata e realizzata da Emilio Antinori, che Macerata dedica a Pamela Mastropietro nel secondo anniversario della sua tragica morte.

Con una breve ma sentita cerimonia, nel giardino di via Spalato antistante la palazzina dove due anni fa avvenne l’omicidio, il sindaco Romano Carancini, gli assessori, i consiglieri comunali, il vescovo Nazzareno Marconi hanno ricordato la giovane ragazza romana alla presenza delle autorità civili e militari, insieme a tanti cittadini.

“Il tempo sedimenta la memoria – ha detto il sindaco Romano Carancini – ed è anche la dimensione giusta per scegliere il segno che la mantenga viva. Oggi in questo giardino e in questa bellissima cornice composta da amministratori, autorità e tanti cittadini, Macerata pone il terzo segno per onorare la memoria di Pamela. Il primo fu il corteo contro tutte le forme di violenza e razzismo che due anni fa attraversò una città attonita. Il secondo, lo scorso anno, con la sua commemorazione in Consiglio comunale. Oggi sono questi fiori stilizzati di tutti i colori e una dedica che inneggia alla vita a testimoniare la memoria della città, un segno che invita alla speranza. In questo giardino verranno i bambini, le famiglie, sarà un posto che racconterà la gioia per non cedere alla cultura della morte e della violenza”.

Prima della benedizione, il vescovo Nazzareno Marconi ha sottolineato la caratteristica del messaggio cristiano che non si arrende al male ma da esso trae il bene. “Da questo grande male – ha affermato monsignor Marconi – è uscita con forza la voglia di difendere i deboli, i più fragili. Ogni vita debole e fragile è bella e va difesa. Questi fiori sono vivi e ce lo testimoniano”.

Anche il presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti ha sottolineato a nome dell’assise come il rispetto della vita sia sempre un elemento da cui non si può prescindere.

Alla cerimonia non ha potuto assistere la famiglia di Pamela Mastropietro, ma la mamma Alessandra Verni ha voluto testimoniare il suo ricordo con alcune frasi lette dal sindaco.

“Accetto con fiducia la volontà del Signore – ha scritto la signora Verni – perchè i suoi piani sono gloriosi e perchè con il tuo martirio Dio ti ha scelta come esempio e come testimone di verità eterna più grande di noi. Ringrazio tutti i maceratesi, chi ci è stato vicino, chi con il cuore ha sentito mia figlia Pamela come fosse la sua, chi non ci dimenticherà e chi la ricorderà nelle Chiese, nelle preghiere, nelle famiglie. Vi ringrazio di cuore per il bel gesto che avete voluto oggi porgerle, con l’accortezza di tenere sempre vivo il suo ricordo perchè nessuno può e deve morire così”.

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