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A Palazzo Buonaccorsi i restauratori al lavoro per la messa in sicurezza

A Palazzo Buonaccorsi i restauratori al lavoro per la messa in sicurezza
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Nuovo sopralluogo stamattina, presente l’assessore alla cultura del comune di Macerata Stefania Monteverde, a Palazzo Buonaccorsi, dove fin dai primi giorni dopo il sisma le squadre di restauratori sono al lavoro per la messa in sicurezza degli intonaci decorati delle sale del piano nobile che ospitano la collezione di arte antica dei musei civici.

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“I danni sono lievi ma è importante tamponare subito per prevenire danni peggiori che ulteriori scosse potrebbero provocare. Grazie alla professionalità degli operatori museali siamo potuti intervenire subito per il primo necessario lavoro, – afferma l’assessore. – Guardiamo con apprensione ai nostri beni culturali, che hanno reagito bene ma necessitano di qualche intervento. Anche noi reagiamo con grande forza e senza perderci d’animo perché i musei sono le nostre fabbriche: continuiamo ad accogliere i turisti, fare laboratori con i bambini al museo delle carrozze, lavorare per la conservazione del patrimonio e delle nostre opere, anche quelle provenienti dai luoghi resi inagibili. Intorno a questo valorizziamo il lavoro delle nostre imprese culturali e ridiamo animo all’intera comunità”.

I lavori sono monitorati e seguiti dalla direttrice Alessandra Sfrappini d’intesa con la Sovrintendenza e l’Amministrazione comunale: è stata incaricata la ditta Restauro dipinti snc di Corridonia di effettuare tutte le operazioni necessarie per la fermatura degli intonaci, su cui sono dipinti i fregi che decorano la parte superiore delle pareti delle quattordici sale, che per la loro caratteristica di intonaco sono particolarmente fragili.

L’intervento consiste nella legatura dell’intonaco distaccato dal supporto con punti di congiunzione, realizzati attraverso iniezioni di resina termoplastica, con aggiunta di materiale vegetale che rinforza il chiodo di resina. Tali punti sono un supporto efficace perché non prevedono aggiunta di materiale che potrebbe appesantire l’intonaco, garantendo una tenuta elastica tra gli interstrati del muro, dell’arriccio e dell’intonaco. In un secondo momento, finite le incertezze dello sciame sismico, si procederà al restauro conservativo definitivo.

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