I militari della Guardia di Finanza di Ancona hanno concluso una complessa e articolata operazione, denominata “Falso Dorico”, riguardante una ingente frode fiscale perpetrata da una società con sede ad Ancona e da altre imprese ubicate a Roma, tutte operanti nel commercio di materiale elettronico e di elettrodomestici.
In particolare, l’attività delle Fiamme Gialle ha consentito di ricostruire un enorme giro d’affari realizzato attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa 23 milioni di euro ed un’evasione dell’imposta sul valore aggiunto per circa 5 milioni di euro, con contestuale deferimento all’Autorità Giudiziaria di 2 soggetti, responsabili a vario titolo dei reati.
L’operazione è scaturita da accertamenti su alcune movimentazioni bancarie sospette. In sostanza, era stato constatato che una società anconetana effettuava numerosi bonifici bancari su conti correnti intestati a diverse società di Roma, che a loro volta trasferivano le medesime somme verso società estere titolari di conti correnti presso Istituti di credito in Germania e paradisi fiscali in Asia.
Gli ulteriori approfondimenti sulle movimentazioni finanziarie hanno consentito di appurare che la società marchigiana, priva di qualsiasi struttura logistica e di personale, era stata costituita da due cittadini tedeschi domiciliati a Roma, con il solo scopo di creare ad hoc una società cartiera, finalizzata a porre in commercio beni a prezzi più competitivi, mediante una consistente evasione fiscale.
Le perquisizioni effettuate nella Capitale dai finanzieri di Ancona hanno permesso di accertare che i cittadini tedeschi, proprietari della società dorica, erano in realtà delle cosiddette “teste di legno”, ovvero dei prestanome utilizzati per la perpetrazione dell’attività illecita.
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