Musicultura: una sera con Finardi, James Senese e Bennato
Suoni antichi, ma alquanto vivi allo Sferisterio. Nella stessa serata, la seconda di Musicultura, in ordine di apparizione Eugenio Finardi, James Senese e Napoli Centrale, Edoardo Bennato. Un pezzo, un bel pezzo, di musica italiana che ti scorre davanti tra ricordi, nostalgie, ritmi reconditi.
Nel pomeriggio, negli spazi della Controra, Finardi ha ripercorso le precedenti presenze a Musicultura e, in particolare l’incontro con Francesco Di Giacomo e Marco Poeta, che dice di avergli cambiato la vita.
Con Poeta ha scoperto il fado, Amalia Rodriguez e una nuova strada musicale, nuove motivazioni. Ed eccolo ancora qua a proporci un po’ del suo percorso: Oggi ho imparato a volare, Sulla strada, La paura del domani, La radio e Musica ribelle.
James Senese e gli altri di Napoli centrale, più che parlare nel pomeriggio hanno suonato e cantato. Un concerto in piena regola in pubblica piazza, apprezzatissimo e applauditissimo. Sulle tavole dello Sferisterio solo quattro brani: E’ ‘na bella jurnata, Acquaiuò l’acqua è fresca, Campagna e Viecchie, mugliere, muorte e criaturi.
I settantanni ci sono, ma quel sound mediterraneo delle prime etnocontaminazioni nell’epoca del jazz-rock ancora tira e si fa sentire.
Fabrizio Frizzi, che anche quest’anno presenta il festival (a lui piace, a noi piace perché caldo e disponibile sempre), intervalla le esibizioni e il pubblico può assaporare le poesie del polacco Adam Zagajewski, poi recitate in italiano da Piero Piccioni, e gli orizzonti sonori del cinese Li Daiguo, che ha davvero sorpreso e affascinato i presenti.
E arriva lui … a chiudere si, ma anche ad aprire anime e cuori: Meno male che adesso non c’è Nerone, Meglio Topolino, Asia, Non è amore, Pronti a salpare, A Napoli 55 è a musica, Vendo Bagnoli, Rinnegato.
Edoardo Bennato, chitarra, armonica, ritmo e buona band si porta dietro tutto il pubblico da bravo pifferaio magico.
Da non dimenticare quello per cui esiste Musicultura. I quattro concorrenti della serata: Emanuele Colandrea (Erika), Simone Cicconi (Simone s’è incazzato), Gianfrancesco Cataldo (Marta), Mimosa (Fame d’aria).
Passano alla finale, scelti dal pubblico, Gianfrancesco Cataldo e Mimosa. Premio SIAE per la migliore musica a Mimosa.
Sabato 25 ospiti Tiromancino, Simone Cristicchi, Nino Frassica e Tony Canto, Dacia Maraini, Chiara Dello Iacovo.
Sabato 25 giugno: gli appuntamenti della Controra
18.00 / Cortile Palazzo Municipale
Dacia Maraini
La bambina e il sognatore
Presentano Concia Lucente, Michela Pallonari
18.30 / Palazzo Conventati
Nino Frassica
La mia autobiografia (70% vera 80% falsa)
presenta Ennio Cavalli
18.45 / Piazza C. Battisti
Federico Zampaglione
A tu per tu
Personaggi, arte, vita
presenta John Vignola
Inoltre:
Dal 20 al 26 giugno
Antichi Forni / 11.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00
Gianmaria Testa: un piccolo omaggio di Musicultura a un grande artista
Un viaggio fotografico e videografico nel percorso umano e artistico di Gianmaria Testa.
In collaborazione con Produzioni Fuorivia
Antichi Forni / 11.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00
Asia inesplorata
32 istantanee raccontano 6 mesi e 20.000 Km di puro viaggio, dalla Turchia alla Birmania, su una “via della seta allargata” non battuta dal turismo.
di Luis Matías e Giulio Valenti
Disegno la città
Gli studenti del corso di illustrazione dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata ritraggono scorci inconsueti della città durante la Controra (si ringrazia il prof. Mauro Evangelista)
AIRC e Musicultura
Con la T-shirt e la shopper Musicultura-AIRC 2016” puoi sostenere i progressi della ricerca contro il cancro. Richiedile a fronte di un contributo in tutte i luoghi della Controra, all’Arena Sferisterio e nei negozi e locali pubblici cittadini che aderiscono all’iniziativa. L’intero ricavato andrà a finanziare i ricercatori dell’AIRC. Musicultura destinerà inoltre ad AIRC il 50% della vendita del CD compilation dell’edizione 2016.
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