Musicultura, il Live Aid di John Vignola e video di Antonio Rezza
Penultima serata sabato 27 marzo delle Audizioni Live di Musicultura, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, in diretta streaming sulla pagina Facebook del Festival., dove si possono anche rivedere le immagini di tutti gli spettacoli.
Ziliani ha conquistato il pubblico online del Festival, ricevendo il premio Targa Banca Macerata per la migliore esibizione dall’Assessore ai Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi.
Marco Ziliani classe 1995 di Trento ha proposto Foro Boario e Bar Franca un brano spensierato e ben costruito, un inno dedicato all’ omonimo bar di Arco, una “seconda casa” di Marco e dei suoi amici. Fonico e backliner, Ziliani ha seguito i tour di Cosmo, Calibro 35 e Calcutta. Polistrumentista, autore e compositore, nel 2018 inizia il suo progetto da solista pubblicando il singolo Bar Franca, che ha raggiunto in poco tempo i 150mila ascolti su Spotify, cui segue la pubblicazione di Foro Boario, un parcheggio di Arco, punto di ritrovo dei ragazzi e scenario di molte storie, Piazza Vittoria e Sabbioni Disco Italia.
“Durante la settimana faccio il beckliner, nel week end faccio Ziliani – ha detto l’artista -, il palco è casa mia, sia che io stia da una parte o dall’altra”.
Ospite della serata, John Vignola, critico musicale, giornalista e conduttore radiofonico di Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura. John Vignola dopo aver ricordato nelle scorse serate i grandi concerti storici di Banana Republic, Monterey e Woodstock, ha raccontato la lunga maratona del 13 luglio del 1985 del Live Aid, un “jukebox globale” che si è svolto tra il Wembley Stadium di Londra e il John F. Kennedy Stadium di Filadelfia. Il concerto è stato il più grande collegamento televisivo via satellite di tutti i tempi, si stima infatti che quasi due miliardi di telespettatori in 150 paesi abbiano assistito alla trasmissione in diretta.
Potente il video messaggio inviato ai giovani artisti di Musicultura da Antonio Rezza tra i membri del Comitato di Garanzia del Festival: “Bisogna sempre agire liberamente e in modo indipendente – ha detto Rezza -, evitando strade già battute da altri e soprattutto senza sottostare a nessun tipo di compromesso, il denaro è importante ma non deve essere il fine”.
Tra gli altri concorrenti della serata, atteso sul palcoscenico del Festival Roberto Maria Forte, in arte Maria Forte di Senigallia classe 1984, unico marchigiano in gara nell’edizione 2021 di Musicultura. Maria Forte si è esibito con l’emozionante brano Irrisolto dove narra l’amore ai tempi del Coronavirus, scritto a Bergamo dove si trovava per lavoro durante il primo lockdown e La festa una metafora di vita dove l’artista osserva da “fermo” il mondo che va avanti. Due brani dal suono antinomico come la conflittualità delle emozioni che trasmette con la sua musica. Dopo aver militato come cantante-chitarrista nei Nanocaino, nel 2013 produce Carne, primo capitolo di una trilogia sull’omicidio passionale che si muove tra rock, industrial e cantautoriato. Negli anni successivi si dedica a produzioni per terzi, colonne sonore, alla realizzazione di nuovo materiale. Nel 2020 confinato in casa per la pandemia ha realizzato con pochi strumenti il disco Un Re minore, dove sviscera emozioni recondite da Lockdown. Da qui la rinascita del progetto e dello stimolo comunicativo, il 2021 vedrà l’uscita dell’erede di Carne: Iceberg.
Kama, alias del cantautore Alessandro Camattini di Seregno (MB) ha portato sul palcoscenico di Musicultura i brani Chi ritrova le parole dove esprime l’importanza dell’ arte nello sguardo futuro e Tramontana l’emozione di avere un dialogo con la musica. Kama, con una laurea in psicologia e una in audioprotesi, ha studiato percussioni al Conservatorio di Milano con il maestro Franco Campioni. Polistrumentista, per oltre otto anni è autore, compositore e batterista degli Scigad, con la quale ha suonato in tutta Italia anche a fianco di Carmen Consoli, Afterhours, Bluvertigo.Nel 2005 pubblica Ostello comunale e nel 2006 il primo album Ho detto a tua mamma che fumi . Registra un brano con Bugo per Mucchio Selvaggio e nel 2008 firma per Sony Music e pubblica il singolo Stupide Creature. Partecipa alle selezioni finali del Festival di Sanremo con il brano Dimmelo e nel 2016 si autoproduce il disco Un Signore Anch’io, tre singoli con relativo video e una trentina di date live. A breve il suo nuovo disco.
La cantautrice Paola Munda di Palermo accompagnata dal percussionista Manfredi Caputo e dalle singers dei The Lotus Sound, Anna Signorini e Serle Siliani ha offerto un’ emozionante performance vocale con le sue canzoni in dialetto siciliano L’egghiri a biriri com’è e Picchì picchì chianciti .Dopo alcuni anni alla Palermo Jazz International School, Paola Munda s’innamora del circle singing e entra nel prestigioso Berklee College of Music. Nel 2017 fonda il suo gruppo di Circle Singing “The Lotus Sound”, 12 elementi di 9 paesi diversi.Nel 2019 pubblica il suo primo album, {Amuri}Amari segue il primo album dei “The Lotus Sound”, Keep Dancing entrambi candidati alle Nomination per i Grammy Award come Album of The Year e Best World Music, già premiati con Honorable Mention all’International Songwriting Competition 2020. Quest’anno è stata selezionata come finalista al Sanremo Rock & Trend Festival, che la vedrà esibirsi la prossima estate.
Niccolò Battisti di Roma ha proposto a Musicultura i brani Il vuoto, una pop ballad potente e radiofonica ispirata da uno zio che non ce piu’ e Destino, una costellazione di significati intorno al parola destino. Niccolò Battisti si diploma in Scenografia Multimediale presso l’ Accademia di Belle Arti. Dopo un corso di approfondimento presso il CET di Mogol e la pubblicazione di un album e due singoli, nel 2019 inizia a collaborare con il suo attuale produttore Gianni Testa ed è finalista al Premio Gianni Ravera condotto da Mara Venier. Nello stesso anno pubblica Frutti del sistema che entra nella Top 40 della Classifica Emergentie nella Top10 dei video musicali della categoria Emergenti più trasmessi dalle TV italiane. Nel 2020 pubblica il secondo album anticipato dal videoclip di Bacco, perbacco e Venere e Il vuoto che entra nella Top 30 della Classifica Emergenti .
Intensa la performance di Elvira Caobelli cantautrice e insegnante di canto di Verona, classe 1992, nei suoi brani Grazie a dio ne sono fuori e Voglio fare l’amore con il sole, una canzone che parla di libertà e voglia di vivere le proprie emozioni con il desiderio costante di evadere dalla vita di tutti i giorni. Elvira Caobelli a 20 anni inizia l’esperienza con Maryposh, gruppo veronese che propone brani rock originali in italiano, incide con loro nel 2015 il suo primo disco, Burrasca. Nel 2016 è a Leeds, in Inghilterra, per registrare tre suoi brani in inglese, prodotti da Luca Fagagnini e usciti in Italia l’anno seguente. Il suo progetto da solista attuale prende forma nel 2018, grazie all’incontro con Veronica Marchi, con la quale scrive a quattro mani l’album Come una Palla di Cannone uscito nel 2020 con Maieutica Dischi.
Questa sera, domenica 28 marzo, ultima serata di Audizioni live, saliranno sul palcoscenico di Musicultura Caravaggio (Latina), Francesca Sarasso (Vercelli), Epo (Napoli), L’Avvocato dei Santi (Roma), Calmo (Napoli), Mr. T-Bone (Milano/Torino), Raffaella Destefano (Lodi).
Info: www.musicultura.it
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