Musicultura, Francesco Lettieri vince il XXX Festival
Francesco Lettieri, 27 anni di Giugliano (Napoli), entra nell’albo d’oro di Musicultura nell’anniversario della sua XXX Edizione e si aggiudica, con i voti del pubblico, i 20.000 euro del Premio UBI Banca con la canzone “La mia nuova età”, che parla della paura di perdere la figura paterna. Un brano ricco di un intimismo emozionante e concepito come una autoanalisi, vestito di poetiche immagini, dove tre note di piano, ben suonate, bastano per accendere la sensibilità di chi l’ascolta.
“E adesso preparo un disco nuovo di zecca – ha detto raggiante Francesco Lettieri –. Vincere Musicultura, riportare a Napoli un premio così prestigioso, è una sfida e al tempo stesso un peso enorme. La storia artistica della mia città è straordinaria, voglio dimostrarmi all’altezza. Macerata è il mio nuovo punto di partenza. Una esperienza che non dimenticherò facilmente.”
Vincitori ‘virtuali’ sul palco dello Sferisterio di Macerata Natasha Stefanenko ed Enrico Ruggeri, la coppia di presentatori a Musicultura per la prima volta. Puntuali e precisi hanno dettato i tempi dello show, chiamato gli artisti delle parole, permettendo a Rai Radio1 di proporre le serate live on air.
I primi numeri danno ragione alle scelte di Piero Cesanelli, Ezio Nannipieri e la squadra di Musicultura: dirette Facebook, live e social hanno premiato con oltre 150.000 interazioni le proposte arrivate grazie alle dirette on line di Rai3, Radio1, Rainews24 e Sos Italia Villaggi dei Bambini. Una condivisione a 360° che ha portato il Festival di Musicultura anche oltreoceano.
La gara che ha decretato il successo di Francesco Lettieri è stata giocata a suon di note con Francesco Sbraccia, Lavinia Mancusi e Gerardo Pozzi. “Un risultato sempre più alto sia a livello compositivo che di personalità nel live – spiega Nannipieri Vice Presidente del Festival – a confermare la bontà delle nostre scelte artistiche. Il pubblico si è trovato di fronte quattro giovani artisti capaci di regalare emozioni, musica e parole”.
Ad Enzo Savastano di Benevento, nella vita “senza occhiali” Antonio De Luca, con la sua ‘Le mogli dei cantanti famosi’ il Premio della Critica, decretato dai giornalisti e dagli esperti di settore. “Un viaggio fantastico – ha detto – perché qui si unisce la cultura ‘alta’ con quella popolare”.
La serata finale di Musicultura in diretta su Rai Radio 1 e in streaming su Facebook, con la partnership di Rai3, Rainews24, e Tgr che sarà trasmessa su Rai3 il prossimo 27 luglio, ha registrato il sold out nello scenario da favola dall’Arena Sferisterio di Macerata. Dalle Marche le immagini dello Sferisterio sono state declinate su tutte le piattaforme Rai. “E non era scontato che succedesse – ha puntualizzato Piero Cesanelli, Direttore Artistico del Festival – siamo partiti da lontano, abbiamo fatto molta strada e se si voleva dimostrare che una nuova generazione di musica di qualità esiste e che arti diverse ma affini possono condividere il medesimo palco, ci siamo riusciti”.
Enrico Ruggeri ha dato il via alle emozioni della serata finale con la canzone “Quello che le donne non dicono” il brano scritto per la Mannoia, dedicato ai sentimenti inespressi delle donne.
I 30 anni di Musicultura si sono intersecati con i 25 anni di carriera di Daniele Silvestri, cantautore lucido, poetico e poliedrico, punto di riferimento nell’evoluzione del linguaggio della canzone italiana che al pianoforte ha così introdotto “Le Navi”. “Ho scritto questa canzone quasi dieci anni fa, quando parlare di vite affidate al mare, un misto di speranza e disperazione degli emigranti, non era un atto politico ma era semplicemente un atto umano”. Spazio, poi, all’attualità nel secondo brano, “La mia casa”. “Pensare il mondo come un’unica casa, basterebbe questo per non erigere più muri”, ha detto, chiudendo la sua toccante esibizione live con la chitarra e le suggestive atmosfere di “Prima che”.
Spazio anche a Rancore a cui il pubblico dello Sferisterio ha regalato una vera e propria ovazione grazie al suo “rap ermetico” puro e genuino. L’esibizione si è conclusa in duetto con Daniele Silvestri con il potente brano “Argento vivo” la canzone scritta a sei mani da Daniele Silvestri, Manuel Agnelli e Rancore che ha fatto incetta di premi al 69° Festival della Canzone Italiana.
Le ‘parole della serata’ sono state quelle di Carlotta Natoli che ha emozionato la platea dello Sferisterio con la lettura di “Guerra” di Achille Campanile. Il preludio allo spazio ‘sociale’ firmato Musicultura: il palco è stato riempito ancora una volta da SOS Villaggi dei Bambini Ospite d’eccezione Ismaila Jadama, un ragazzo arrivato dal Gambia, supportato proprio da Sos attraverso il programma ‘Io non viaggio da solo’. “Ora sono perfettamente integrato, faccio radio, lavoro in pizzeria ed ho il sorriso, quello perso anni fa”.
Attesissima ospite allo Sferisterio Angelique Kidjo, a cui è stato consegnato il Premio Unimarche dalle Università di Macerata e Camerino che viene conferito a personalità italiane ed internazionali distintesi nelle loro carriere per alti meriti artistici.
L’icona indiscussa della musica africana, tra le massime rappresentanti della world music a livello internazionale Angelique Kidjo ha offerto un live senza precedenti con la sua versione di “La Vida es un Carnaval”, ha entusiasmato i 3.000 presenti con “Once in a Lifetime” ricco di timbriche colorate e percussioni. Il potere magico di Angelique Kidjo di utilizzare la musica africana come ponte tra le culture si è magnificato con “Pata Pata” di Miriam Makeba che ha fatto infiammare il pubblico dello Sferisterio in balli e canti.
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