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Musicultura Festival, prima serata allo Sferisterio con la PFM

Musicultura Festival, prima serata allo Sferisterio con la PFM
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Giovedì 20 giugno prima delle tre serate finali di Musicultura allo Sferisterio di Macerata. Enrico Ruggeri e Natasha Stefanenko sono i conduttori della XXX edizione del festival con diretta su Rai Radio 1 e la partnership di Rai3, Rainews 24 e Tgr. Attesi i primi ospiti sul grande e suggestivo palcoscenico dell’arena maceratese. In cartellone PFM, Quinteto Astor Piazzolla, Coma CoseGiordano Bruno Guerri, con i finalisti del concorso.

Natasha Stefanenko

In diretta su Rai Radio1, con le voci di Marcella Sullo e Duccio Pasqua a cui si aggiungerà quella di John Vignola dal palco, si esibiranno gli otto finalisti del concorso.  Questi i loro nomi, le città di provenienza e i titoli delle rispettive canzoni: Luca Bocchetti (Roma) – Furius; Francesco Lettieri (Giugliano, NA) – La mia nuova età; Lo Straniero (Asti) – Quartiere italiano; Lavinia Mancusi (Roma), – Ninù; Paolantonio (Catania) – Questa assurda storia; Gerardo Pozzi (Vittorio Veneto, TV) – Badabum; Enzo Savastano (Benevento) – Le mogli dei cantanti famosi; Francesco Sbraccia (Teramo) – Tocca a me.

Enrico Ruggeri

La prima diretta sarà quella di Rai Radio1 che, domani, proporrà la serata maceratese con le voci di Marcella Sullo e Duccio Pasqua a cui si aggiungerà quella di John Vignola dal palco dove si esibiranno gli 8 finalisti del concorso.  Questi i loro nomi, le città di provenienza e i titoli delle rispettive canzoni: Luca Bocchetti (Roma) – FuriusFrancesco Lettieri (Giugliano, NA) – La mia nuova età; Lo Straniero (Asti) – Quartiere italiano; Lavinia Mancusi (Roma), – Ninù; Paolantonio (Catania) – Questa assurda storia; Gerardo Pozzi (Vittorio Veneto, TV) – Badabum; Enzo Savastano (Benevento) – Le mogli dei cantanti famosi; Francesco Sbraccia (Teramo) – Tocca a me.

Sono passati 30 anni da quando Giorgio Caproni e Fabrizio De André, primi firmatari  del Comitato di Garanzia di Musicultura, diedero vita a questa iniziativa. Secondo le intenzioni di Piero Cesanelli, Direttore Artistico del Festival, saranno ‘attivate’ una serie di ricorrenze che daranno un colore speciale alla partecipazione della Premiata Forneria Marconi. L’edizione 2019, oltre a segnare il giro di boa dei 30 anni del festival, cade a 20 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André e si svolge a 40 dalla nascita del fortunato sodalizio che vide insieme PFM e Faber in una formidabile carrellata di live in cui le canzoni del cantautore genovese trovarono una originalissima nuova veste prog-rock, con la quale tutt’oggi sono identificate ed amate.

A proposito di quell’esperienza De André disse: «L’idea di un tour con un gruppo rock sulle prime mi spaventò ma una parte di me mi diceva di accettare. In più ero tormentato da interrogativi sul mio ruolo, sul mio lavoro, sull’assenza di nuove motivazioni. E la PFM mi risolse il problema, dandomi una formidabile spinta verso il futuro. La tournée con loro è stata un’esperienza irripetibile perché si trattava di un gruppo affiatato con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l’hanno messo al mio servizio».

Ad aprire la carrellata internazionale degli ospiti di Musicultura sarà il Quintetto Astor Piazzolla, grazie al quale il pubblico potrà rivivere la bellezza di alcuni dei capolavori del celebre Maestro. Piazzolla formò il suo primo quintetto nel 1960, portando il tango alle sue estreme conseguenze. Cinque strumenti solisti che cantavano il corpo elettrico della città, il nuovo fervore di Buenos Aires, con una potenza di fuoco inusitata, una ricchezza melodica, ritmica, armonica senza precedenti e un sound finalmente all’altezza dei tempi. Quando ormai il tango non sapeva più che farsene delle maestose macchine orchestrali degli anni d’oro, il quintetto venne a indicare le nuove strade da percorrere. L’attuale formazione vede in scena Lautaro Greco (bandoneón), Sebastian Prusak (violino), German Martìnez (chitarra), Sergio Rivas (contrabbaso) e Cristian Zarate (piano).

Quinteto Piazzolla. Nella foto sopra: la PFM

I Coma Cose, il duo indie pop-rap italiano formato da Fausto Lama (Fausto Zanardelli) e California (Francesca Mesiano), venuto alla ribalta da alcuni brani pubblicati su YouTube, porterà la loro freschezza sul palco di Musicultura con i loro brani tra rap e cantautorato dove citano Battisti, De Gregori e Celentano e raccontano della vita milanese nei suoi luoghi più famosi.

Ospite della parola nella prima serata del Festival lo storico saggista ed accademico Giordano Bruno Guerri.

Giordano Bruno Guerri

Spazio anche alla rinnovata collaborazione tra Musicultura e SOS Villaggi dei Bambini, la più grande Organizzazione a livello mondiale impegnata nel sostegno di bambini e ragazzi privi di cure familiari o a rischio di perderle. A Macerata la sinergia che testimonia il prezioso contributo che la musica e la cultura possono fornire per far conoscere temi di rilevanza sociale.

Le serate finali di Musicultura proseguiranno venerdì 21 giugno, ospiti Sananda Maitreya & The Sugar Plum Pharaohs, Morgan, The BeatBox con Roma Philarmonic Orchestra, Andrea Purgatori, The André.

Domenica 23 giugno, finalissima della XXX edizione del Festival. Sul palco dello Sferisterio saliranno Daniele Silvestri, Angelique Kidjo, Rancore, Carlotta Natoli.

Sarà infine il pubblico presente a incoronare il vincitore assoluto del Festival 2019 al quale andranno i 20.000 euro del Premio UBI Banca. I biglietti per assistere alle tre serate di spettacolo sono in vendita sul circuito Vivaticket.

Giovedì 20 giugno è anche il quarto giorno della Controra, gli eventi del festival che si svolgono nel centro storico di Macerata.

Tra gli appuntamenti, ore 18 al Centrale Plus in Piazza della Libertà 23, il noto giornalista e critico musicale Ernesto Assante presenta il libro “Woodstock ’69. Rock revolution”. Un’immersione sul mondo del 1969, la celebre cultura hippie con le sue idee, i suoi filosofi, i suoi eroi e la sua musica: la chitarra psichedelica di Santana, la voce ipnotica di Joan Baez, il leggendario inno americano di Jimi Hendrix, divenuto l’emblema di una protesta epocale. Un viaggio nell’agosto del ’69, dove 500 mila persone da tutto il mondo si sono accampate nei prati di Bethel, sotto la pioggia, per tre lunghissimi giorni di musica, trasgressione e libertà. Tre giorni che hanno cambiato la storia del rock e un’intera generazione.

Alle 18.30, nel Cortile di Palazzo Conventati, Ennio Cavalli incontra Giordano Bruno Guerri sui temi del suo libro D’Annunzio. L’amante guerriero. Gabriele D’Annunzio fu un uomo che seppe imporre i propri sogni, rivoluzionò la figura dell’intellettuale facendo della sua vita un’opera d’arte e influenzando più generazioni nel gusto e nella visione del mondo. Giordano Bruno Guerri svela un personaggio restituito al suo pensiero e alla sua arte, oltre che al suo tempo. Racconta nel dettaglio anche l’amante instancabile, rendendo omaggio a quelle donne, ispiratrici e compagne più o meno folli e coraggiose, che lo amarono sacrificandogli tutto, alle quali la letteratura italiana resta debitrice.

Alle 18.45, in Piazza Cesare Battisti, John Vignola presenta i Coma Cose il duo indie pop-rap italiano formato da Fausto Lama (Fausto Zanardelli) e California (Francesca Mesiano), venuto alla ribalta da alcuni brani pubblicati su You Tube. Tra musica e parole i Coma Cose il duo musicale più fresco del momento si raccontano al pubblico del Festival.

Info e programmi su www.musicultura.it

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