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Mugellini Festival, la performance di Nemo e Mauro Mazziero

Mugellini Festival, la performance di Nemo e Mauro Mazziero
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Arte e musica al Mugellini Festival di Potenza Picena con l’anteprima della performance artistica “Due” del cantautore Alberto Nemo e dell’artista Mauro Mazziero, curata dallo storico dell’arte e musicologo Claudio Strinati.

Nei giorni di sabato e domenica, le suggestive location della Cappella dei Contadini e dell’Auditorium Scarfiotti hanno ospitato l’evento, al quale sono intervenuti per il Comune l’Assessore Luisa Isidori e il Presidente del Consiglio Mirco Braconi.

Claudio Strinati dopo aver omaggiato Bruno Mugellini, il noto compositore e didatta di Potenza Picena, con la lectio magistralis “Dall’epica di Giosuè Carducci alla visionarietà di Ferruccio Busoni. Il percorso di Bruno Mugellini tra Otto e Novecento” ha inaugurato la performance artistica “Due”: il primo concerto “nemizzato” che ha visto l’esibizione di Nemo in microconcerti di fronte a un unico spettatore alla volta e la mostra personale di arti visive di Mauro Mazziero con le copertine dei dischi di Nemo realizzati dall’artista.

“Il numero ‘Due’ in se rappresenta la nostra dualità, l’uno e l’altro, lo ying e lo yang,  il maschile e femminile, nel nostro tempo abbiamo perso il contatto con l’altro – ha detto  Mauro Mazziero –. Io e Alberto Nemo siamo partiti dal nucleo fondante della civiltà e della cultura, sia dal nostro incontro che  dall’ incontro di due persone, una portatrice di un messaggio universale mediato dal linguaggio dell’arte, l’altra capace di ascoltare e di restituire, attraverso le sue emozioni, il necessario alimento che rende proficuo un incontro. Tutto questo senza intermediari, l’artista offre la sua opera e lo spettatore al termine può rispondere liberamente a questo dono”.

Un emozionante viaggio interiore tra l’artista e lo spettatore dove la voce potente e unica di Nemo apre un varco ed entra in vibrazione con il corpo e con la mente di chi ascolta fino ad arrivare a far emergere le sue più profonde emozioni e a liberarle in una sorta di catarsi.

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La lectio magistralis di Claudio Strinati. Nella foto in alto: concerto di Nemo per uno spettatore

Il tipo di arte che il maestro Nemo propone – ha spiegato Claudio Strinati – è determinato da una sorta di solitudine dell’artista rispetto al pubblico  e  nello stesso tempo il compositore si rivolge al mondo. Il pubblico è composto di tante persone ma agli occhi dell’artista nella sua esecuzione è indifferenziato un’ unica mente che dialoga con lui. Le immagini dei dischi di Nemo realizzati in copie uniche da Mazziero ci riportano alla dimensione dell’infanzia un po’ solitarie e introspettive, un misto di ricordi di un mondo delicato, intimo, fiabesco e di un mondo speculativo dotto e anche impegnativo, per chi sente la musica o guarda le opere, un impegno garbato, gentile, pieno di senso del decoro dell’arte che per me è un valore immenso perché è una dimensione artistica etica che è stata   accantonata nell’ultimo millennio  e oggi la pandemia preme in questa direzione, ci costringe a rispettare le regole e ad esser più educati per la nostra salvaguardia e per quella degli altri. E’ proprio quel senso del destino che sovrasta anche all’idea della performance ‘Due’ composta da un concerto così intimo ma non tanto vicino perché bisogna rispettare il distanziamento che adesso si chiama sociale ma che noi chiamiamo personale, l’arte si rivolge alle persone che costituiscono il sociale”.

Nella giornata di domenica, parallelamente alle esecuzioni dei concerti “Due” di Nemo, alla Cappella dei Contadini, nell’Auditorium Scarfiotti gli interventi di poesia di Rita Trobbiani e Didì Gallese e le esibizioni di danza a cura di Loretta Gamberini hanno intrattenuto il pubblico presente in attesa di partecipare alle performance.

www.mugellinifestival.it

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Mostra di Mauro Mazziero

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