Venerdì 13 settembre, ore 18 presso il Centro Studi Biblici “G. Vannucci” di Montefano, sarà inaugurata la mostra fotografica “Fuggiaschi” di Giovanni Matarazzo.
L’esposizione è il primo evento in calendario del Festival di Fotografia dedicato al celebre Arturo Ghergo, di origini montefanesi, che dall’inizio degli anni ’30 a tutti gli anni ’50 divenne “il fotografo delle dive” con tecniche e immagini all’avanguardia per quei tempi.
Il Festival di Fotografia Arturo Ghergo, organizzato dall’Associazione Effetto Ghergo di Montefano, si svolgerà sabato 21 e domenica 22 settembre con workshop, seminari, mostre, letture portfolio, il riconoscimento alla carriera di Paolo Ventura e il Premio New Talent a Sofia Billi Rostirolla.
La mostra di Giovanni Matarazzo ritrae un gruppo di persone audaci che, attraverso pose inedite e potenti, diventano simbolo di fuga dalle pressioni della vita moderna.
Tra i tanti volti sconosciuti spiccano anche alcune personalità note, come quelle dell’attore Neri Marcorè e del cantautore Simone Cristicchi che hanno voluto farsi testimoni del concept del progetto fotografico.
L’idea che ispira queste immagini è quella di essere fuggiaschi, non solo nel senso letterale del termine, ma come metafora della necessità di evadere dalle costrizioni e dalle dinamiche della realtà quotidiana.
Per chi sente il bisogno di fuggire, di cercare uno spazio lontano dalle urgenze di tutti i giorni, l’inaugurazione sarà l’occasione perfetta per esplorare un progetto che invita alla riflessione e alla solidarietà.
Il catalogo della mostra si apre con un’intensa introduzione critica del giornalista Vincenzo Varagona: “Fuggiaschi, come loro, come tanti. Solidarietà e condivisione passano attraverso un manto, simbolo di una condizione, di un’epoca, caratterizzata da milioni di persone in fuga. Un manto dorato fuori, perché riflettente; argentato dentro, per la sua proprietà isolante. Quanti stimoli possono nascere da questa immagine e da questi colori: il luccichio del manto è quasi un urlo, di fronte al fragoroso silenzio che ormai accompagna le tragedie del mare, ma anche di tante terre e di tanti popoli con il loro carico immane di vittime.”
Giovanni Matarazzo vive e lavora ad Ancona. È tornato alla fotografia dopo un lungo periodo quando, a seguito del disinganno per la proliferazione della fotografia digitale, si è occupato di altro.
Da pochi anni ha ripreso a fotografare con un rinnovato spirito e con un’attenzione mirata specialmente a tematiche sociali e con progetti articolati.
Ha tenuto mostre a Taipei (Art Taipei 2015) e nel 2023 a Montefano (Museo “Arturo Ghergo”), a Urbino (Oratorio di San Giovanni Battista) e a Jesi (Palazzo Bisaccioni – Fondazione Cassa di Risparmio).
La mostra rimarrà aperta fino al 13 ottobre, con accesso libero il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, previa prenotazione.
Il Museo Ghergo è aperto nei seguenti orari: venerdì 16,30 – 19,30, sabato e domenica 10.30 – 12.30 e 16,30 – 19,30 (biglietto intero € 5,00 – biglietto ridotto € 3,00).
Info: Associazione Effetto Ghergo tel. 3471422378; www.festivalarturoghergo.com; la prenotazione è sempre necessaria.
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